Il bulgaro Petrov firma per Padova

Arriva dalla formazione francese dello Chaumont lo schiacciatore nazionale del suo paese

PADOVA- Si arricchisce di un elemento di grande prospettiva la linea dei posto 4 della Kioene Padova che ha ingaggiato lo schiacciatore bulgaro Gerogi Petrov.

LA CARRIERA-

Nato il 18 agosto 1999 a Sliven, nell’ultima stagione ha giocato nella massima serie francese indossando la maglia dello Chaumont. Dal 2017 al 2020 aveva invece militato nella Netcochimic Bourgas in Bulgaria, vincendo due campionati, una coppa e una supercoppa bulgara, oltre a prendere parte alla coppa CEV. Suo coach (sia allo Chaumont che in Nazionale) è stato Silvano Prandi, allenatore che fu alla guida di Padova dal 1988 al 1993. Inoltre Petrov ha preso parte all’ultima VNL con la Bulgaria.

LE PAROLE DI GEORGI PETROV-

«Inizia la mia avventura nel campionato italiano che secondo me è il migliore al mondo. Sono davvero contento di farne parte e darò il massimo per sfruttare con successo questa opportunità».

Cosa ti ha convinto ad accettare la proposta della Kioene Padova?

«Mi piace la filosofia della Società e il “progetto giovane” che ha costruito. E’ un club che vanta una grande tradizione in Italia e, non appena si è concretizzata questa occasione, non ho esitato un istante a dire di sì. Sento che questa è la scelta giusta per me».

Hai avuto la fortuna di essere allenato da Prandi, un allenatore che ha fatto la storia di questa squadra. Cosa ti ha detto di Padova?

«Mi ha raccontato dell’ottima atmosfera che si respira lavorando in questa Società, oltre al fatto che è una bella città. Ritiene che sia il giusto posto in cui un giocatore giovane come me possa crescere, motivo per cui sono ancora più convinto di questa decisione».

Come ti descrivi come persona e come atleta?

«Sono una persona calma, determinata e un buon lavoratore. In campo mi piace il gioco veloce e sono un buon saltatore. Sono sicuro che con il lavoro insieme al nuovo staff potrò solo che migliorare».

Che messaggio vuoi dare ai tifosi bianconeri?

«Voglio dire loro che spero di vederli alla Kioene Arena – senza troppe restrizioni legate a quanto accaduto a livello globale e da cui spero potremo uscirne presto – per combattere insieme, vivere grandi emozioni e condividere la gioia di belle vittorie».

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