RAVENNA-La Consar Porto Robur Costa 2030 Ravenna riporta in Italia Emanuele Zanini che sarà l'allenatore della formazione romagnola per il prossimo campionato. Il tecnico mantovano, classe '65 ha appena vinto lo scudetto con il Mladost Zagabria e guida dalla panchina la nazionale croata.
LA CARRIERA-
Nato il 15 aprile 1965 a San Giovanni del Dosso, in provincia di Mantova, Zanini è un coach di grande esperienza, maturata sia In Italia sia, soprattutto negli ultimi anni, all’estero.
Dopo 5 annate da secondo a Montichiari e con la nazionale azzurra coincisa con la partecipazione alle Olimpiadi di Sidney nel 2000, Zanini comincia il percorso nel massimo campionato italiano proprio da Montichiari, per poi passare ad allenare Ferrara, Perugia, Santa Croce e Verona, con l’intervallo di un’annata (nel 2004/05) in Austria al Tirol Innsbruck, con tanto di scudetto e Coppa di Austria conquistati. Durante l’esperienza a Verona assume l’incarico di ct della nazionale maschile della Slovacchia, che guida per quattro annate ottenendo risultati di squadra e personali rilevanti: due medaglie d’oro vinte nel 2008 e nel 2011 nell’European League e un quinto posto all’europeo 2011, il riconoscimento come miglior allenatore della Slovacchia nel 2010. Nel frattempo guida Modena, San Giustino e Monza (2011/12) e in coincidenza con la stagione 2012/13 torna all’estero per allenare il Team Unicef Bratislava, i francesi del Beauvais, la nazionale maschile della Turchia (con tanto di qualificazione all’europeo e un argento ai mondiali Under 23 a Dubai nel 2015) e i polacchi dell’Aluron Virtu Warta Zawiercie (nono posto da neopromossa in serie A). Nel 2018/19 assume l’incarico di ct della nazionale maschile della Croazia, che guiderà a settembre agli Europei. Nel 2020 diventa coach dell’Asseco Resovia, ma il deflagrare del Covid lo ferma dopo un mese o poco più. L’ultima esperienza con squadre di club è quella della stagione appena conclusa, con il Mladost Zagabria, con cui ha vinto lo scudetto.
LE PAROLE DI EMANUELE ZANINI-
« Tornare a lavorare in Italia, un Paese che amo profondamente e uno dei posti migliori in cui allenare, dopo molti anni di esperienze all’estero e guidare un club come Ravenna, in una piazza affascinante, che rappresenta un pezzo importante di storia del volley, sono state le motivazioni che mi hanno spinto ad accettare questo incarico, complicato, difficile, ma anche stimolante. Ho già vissuto sfide di questo tipo in passato e spero di poter mettere a disposizione della società la mia esperienza e la conoscenza dei giocatori che ho maturato nella mia carriera a livello internazionale ».