Marco Pierotti da Modena a Vibo

Dopo l'oro conquistato con la nazionale ai Giochi del Mediterraneo e una stagione alla corte di Velasco il ventitreenne di Fano ha scelto la Tonno Callipo

VIBO VALENTIA- Sta quasi per completarsi il roster della Tonno Callipo Vibo Valentia. In queste ore la formazione del presidente Pippo Callipo ha ingaggiato lo schiacciatore Marco Pierotti.

Ventitré anni compiuti da pochi giorni e con un’unica esperienza in serie A1 – quella con la maglia di Modena Volley, suo club di provenienza – l’atleta ha siglato un contratto annuale con la società calabrese.

Nato a Fano, alto 193 cm, Pierotti aveva già dimostrato le sue buone capacità durante le due stagioni (2016-2018) a Bergamo in A2 imponendosi come uno dei migliori schiacciatori della categoria. Ai Giochi del Mediterraneo del 2018 ha conquistato la medaglia d’oro a fianco del gialloblù Giulio Pinali.

Il sodalizio del presidente Pippo Callipo con l’ingresso di Pierotti si appresta a definire quasi completamente il roster che mister Juan Manuel Cichello avrà a disposizione per disputare la nuova annata in Superlega potendo contare in particolar modo di elementi professionalmente più maturi e altri che, pur essendo definiti giovani per la loro età anagrafica, possono già esibire un biglietto da visita ricco di esperienze e riconoscimenti importanti.

LE PAROLE DI MARCO PIEROTTI-

Perché hai deciso di accettare la proposta della Tonno Callipo?

« Sono particolarmente contento di entrare a far parte della Tonno Callipo. Abbiamo raggiunto subito l’accordo con il direttore sportivo De Nicolo perché mi sono sentito particolarmente gratificato della stima che tutto lo staff tecnico ha dimostrato di avere nei miei confronti. Non ho esitato un attimo prima di accettare la proposta che mi è stata avanzata perché, come è risaputo, si tratta di un club serio e con basi solide in cui i giovani da sempre hanno avuto spazio per emergere ».

Cosa ha significato per te “crescere” per un anno sotto la guida tecnica di Julio Velasco?

« Velasco è stato per me un maestro di vita e non un semplice allenatore. I suoi insegnamenti non si esauriscono nelle indicazioni di carattere tecnico, ci ha trasmesso qualcosa in più. Soprattutto ha saputo educarci al giusto atteggiamento da tenere per affrontare gli errori e le difficoltà che si incontrano lungo il percorso della professione sportiva ».

Come valuti il gruppo di cui farai parte in questa annata?

« Credo che la peculiarità di questa squadra è l’entusiasmo e la fame di affermarsi. Ad accomunarci tutti è il forte desiderio di non deludere le aspettative personali e quelle dell’intero ambiente giallorosso ».

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