ROMA- La puntata di Starting Six analizza, a bocce ferme, il cammino della nazionale maschile di Ferdinando De Giorgi, partita con ambizioni di medaglia per Parigi, alimentandole con un buon inizio di torneo e con le vittorie su Brasile e Polonia, per poi smarrirsi strada facendo, soprattutto in semifinale contro la Francia di Andrea Giani e nella finale per il podio con gli Stati Uniti, dalle quali è uscita sconfitta, in entrambe le occasioni, per 3-0. La squadra azzurra è mancata proprio nei momenti decisivi dell'Olimpiade, quando l'asticella si è inevitabilmente alzata, e quando le avversarie hanno trovato le giuste contromosse al gioco degli azzurri. Sicuramente Giannelli e compagni, molti dei quali alla prima esperienza OIimpica come in CT De Giorgi, hanno pagato lo scotto dell'inesperienza, considerando che erano la rosa più giovane di tutte le formazioni di vertice del torneo. Un'Italia che comunque arrivava al torneo Olimpico da Campione del Mondo in carica e con un titolo Europeo conquistato con la stessa formazione. Evidentemente qualcosa non ha funzionato come nei momenti migliori e stavolta gli altri sono stati più bravi di noi. Ci sarà tempo di rifarsi. Il CT De Giorgi, sulla testa del quale sono piovute critiche pesanti e probabilmente ingenerose, a mente fredda analizzerà quanto visto in campo e studierà le soluzioni per ritornare in vetta al mondo, magari dando alla squadra un'altra iniezione di gioventù inserendo giovani che scalpitano in panchina come Porro, Bottolo e Bovolenta, che nell'arroventato torneo Olimpico Fefè ha preferito non buttare allo sbaraglio per non bruciarne la crescita. Sarà dunque una ripartenza faticosa ma questa nazionale ha le carte in regola per tornare a vincere e a stupire. L'attendiamo.