Olimpiadi: l'Italia fa la storia, supera la Turchia e vola in finale

La nazionale di Velasco si impone per la seconda volta ai Giochi per 3-0 (25-22; 25-19; 25-22) la squadra di Santarelli e per la prima volta può giocare per l'oro. L'appuntamento è per domenica contro le campionesse in carica degli Stati Uniti
Olimpiadi: l'Italia fa la storia, supera la Turchia e vola in finale© Fivb

PARIGI- L'Italia femminile è nella storia. Stasera, dopo una partita perfetta che poco ha concesso alla Turchia, ha conquistato la finale Olimpica, imponendosi per la seconda volta qui a Parigi contro la formazione di Santarelli, con un netto 3-0 (25-22; 25-19; 25-22). Le azzurre stasera, come del resto nelle altre partite di questo torneo Olimpico, hanno fatto vedere il meglio del loro enorme repertorio, concentrate e compatte, capaci di fare squadra e di giocare l'una per l'altra anche nei momenti difficili, quando le turche hanno cercato di ribellarsi allo strapotere delle noste ragazze. Egonu, firmando 24 punti, è stato la finalizzatrice ma tutte hanno contribuito dando il 100%. Stasera ha funzionato tutto, la ricezione con Sylla e Bosetti, il muro con Danesi e Fahr che hanno saputo spesso stoppare Vargas, la regia di Orro, la difesa orchestrata da una monumentale De Gennaro. Ed il loro contributo lo hanno portato anche Cambi, Antropova e Giovannini, sapientemente inserite da Velasco in momenti caldi della partita. La vittoria è arrivata, forse meno sofferta del previsto, e questo rafforza le consapevolezze di questo fantastico gruppo. Adesso bisognerà completare l'opera. L'appuntamento più atteso è domenica alle 13.00. Gli Stati Uniti che hanno eliminato in Brasile e che hanno conquistato l'oro a Tokyo tre anni fa, saranno avversario tosto ma questa Italia è autorizzata a sognare e a farci sognare.

Per questa semifinale Velasco si affida al collaudato sestetto con Orro in cabina di regia, Egonu opposta, Fahr e Danesi centrali, Sylla e Bosetti di banda, De Gennaro libero.

Santarelli ha invece scelto Sahin in palleggio Vargas opposto, Baladin e Karakurt schiacciatrici, Erdem e Gunes le centrali con Orge libero.

Egonu in contrattacco apre i giochi della sfida. Vargas parte alla grande con una palla stratosferica che piega la nostra difesa (1-2). Quarto punto su quattro azzurro di Egonu (4-4). Sylla e Danesi si prendono due murate di fila, Sahin a segno la Turchia è a + 4 (5-9). Anna Danesi suona la carica con un gran muro su Vargas (7-9). Egonu sulle mani del muro siamo a -1 (10-11). Gran difesa di Moki e Sylla chiude il gap (14-14). Pasticcio in campo azzurro, torniamo a -2 (14-16). Ace di Sylla di nuovo parità (16-16). Il sorpasso lo firma Danesi in primo tempo (17-16). Entra Giovannini a rinforzare la ricezione. Quinto punto di fila azzurro firmato da Egonu, errore di Vargas (20-16). Due muri di Gunes e la Turchia è di nuovo a ridosso (21-20). Abituale doppio cambio per Velasco. Miriam Sylla spara forte, siamo al set point (24-22). La chiude Danesi approfittando di una ricezione sporca delle turche. Siamo avanti (25-22).

Si riparte con un muro di Danesi ed un errore di Karakurt (2-0). Due colpi di Vargas e un fallo di Orro permettono alle turche di passare avanti (2-3). Il muro di Egonu ci riporta avanti (4-3). L’eccezionale prestazione di Egonu si impreziosisce di un ace (6-4). Ma le ragazze di Santarelli non mollano e tornano avanti (6-7). Contro sorpasso dopo un gran muro di Orro ed un errore di Baladin che spara sull’antenna (9-8). E’ battaglia ! Due colpi di Vargas (10-11). Nuovo vantaggio azzurro (13-12), risultato in altalena con un attacco di Baladin e un muro di Gunes, (13-15). Ricuciamo con Egonu (15-15) e torniamo in vantaggio (16-15). Primo punto di Antropova (17-15). Risultato ancora in parità con un colpo vincente di Diken, nuovo pareggio (18-18). Show di Antropova, due botte in attacco e un ace (23-19). Sylla ci regala con un gran colpo cinque palle set. Altro ace di Antropova che chiude i giochi (25-19). Bisogna continuare così !

Nel terzo parziale si parte con un gran muro di Bosetti su Vargas (2-1). Break turco dopo una ricezione errata dell’Italia, un colpo sul muro di Vargas ed un block di Erdem su Fahr (3-6). Egonu risponde con un colpo preciso (5-6). Le riprendiamo (8-8). Turchia di nuovo a + 3 con due colpi di Cebecioglu (9-12). Tornano in campo Cambi ed Antropova. Murone di Fahr e siamo di nuovo a -1 (12-13). Karakurt rimanda avanti le sue a +3 con un pallonetto (12-15). Pasticcio degli arbitri, che danno erroneamente un punto alla Turchia e poi lo tolgono, si rigioca dopo una lunga interruzione. In una finale Olimpica è  davvero inconcepibile ! Si riparte sul (14-16). Danesi stampa un altro muro (17-18). Torna in campo Giovannini a rinforzare la ricezione. Ace di Egonu e siamo di nuovo in parità (20-20). Fahr mura Vargas, avanti siamo di nuovo noi (21-20). Non è certo finita, Vargas regala a Santarelli il nuovo vantaggio (21-22). Il finale è da infarto. Fahr monumentale, mette a segno due block, è match ball. Sylla la chiude (25-22) siamo in finale, siamo in finale, giocheremo per l’oro.

Le parole del Commissario tecnico Julio Velasco-

« Inutile dire che è stata una bellissima partita, loro hanno difeso molto e contrattaccato con la Vargas che era molto difficile da fermare. Onestamente oggi abbiamo commesso più errori che in altre partite perché c'era tensione. A volte è stato difficile gestire certe situazioni, ma man mano che il set andava avanti noi siamo migliorati e proprio per questo siamo riusciti a vincerli recuperando, tra l’altro e questo è importante; non avevamo mai giocato una partita dove abbiamo dovuto recuperare in tutti e tre i set. Siamo alla prima delle due partite più importanti, questa ce la siamo portata a casa, ci siamo riusciti vincendo con un altro 3-0, però dobbiamo resettare velocemente perché la finale sarà tutta un'altra partita, potrà succedere di tutto come in tutte le finali, figuriamoci poi squadre fortissime come gli Stati Uniti. Dobbiamo concentrarci sul qua e ora, lo ripeto continuamente alle ragazze, non dobbiamo concentrarci su cosa è successo in passato o pensare a ciò che accadrà in futuro, dobbiamo pensare al presente che stiamo vivendo e che ci stiamo costruendo, giocando palla su palla e basta. Ora ci attendono gli Stati Uniti, una potenza sportiva e pallavolistica, ma lo siamo anche noi ».

Le parole di Myriam Sylla-

« Siamo state tutte un vortice, sono contenta, sono fiera del gruppo che siamo, di quello che abbiamo dimostrato. È un gruppo che si è formato in tanti anni e che ha sognato insieme dall'inizio e forse sono tantissimi anni che sogniamo un'Olimpiade e di arrivare a farla in questo modo. Questa volta abbiamo questa occasione e vedremo di continuare a sognare tutte insieme. Vogliamo centrare un obiettivo da sogno ».

Le parole di Anna Danesi-

Per prima cosa voglio ringraziare tutte le persone che ci hanno seguito durante tutto questo torneo, spero che domenica per la finale ce ne siano ancora di più. Alla fine Parigi è a solo otto ore di macchina dall'Italia (scherza n.d.r.) si possono fare in pullman e si arriva qui. A prescindere da come andrà sarà una serata memorabile per l'Italia, per noi ragazze e per tutta la squadra, vogliamo gioire con chi ci ha supportato in questi giorni, perché è stato come avere un ottavo giocatore in campo. Una delle cose che più mi piace è la tranquillità con la quale si va in campo, tutte siamo sempre concentrate, anche quando capita di andare sotto qualche punto. Durante queste partite è successo spesso, ma siamo sempre riuscite a mantenere una freddezza spaventosa. Non perdiamo mai la abbiamo fiducia, nonostante le cose si mettano un po' male, come più volte ripetuto il nostro mantra è "qui e ora". Questo modo di pensare ci sta aiutando tanto. Gli Stati Uniti hanno il vantaggio di aver già disputato e vinto una finale olimpica, mentre noi diciamo che siamo le "novelle. Fondamentale sarà giocare come abbiamo sempre fatto e ricordarci che siamo forti. Loro sono una squadra di altissimo livello, essendo una finale penso possa succedere di tutto ».

Le parole di Alessia Orro-

« Non sto ancora realizzando niente, questa sera loro sono partite subito aggressive in battuta e si è visto che non era la stessa Turchia del girone. Era difficile oggi a livello mentale rimanere sempre a contatto, punto dopo punto, anche magari trovandosi sotto nel punteggio, però è stata fondamentale la nostra tenuta mentale. Nei momenti di difficoltà spesso mi affido all'istinto, perché ti porta quasi sempre nella buona direzione. Domenica certamente faremo del nostro meglio, non siamo qui per accontentarci. Questa finale ce la siamo ampiamente meritata, da molto tempo lavoriamo assieme e tante sono state le delusioni vissute. Non vogliamo assolutamente fermarci, siamo persone che non si accontentano di questo risultato ».

Le parole di Sarah Fahr-

« È stata una partita bella, ma difficile. Sapevamo che avremmo affrontato una Turchia forte e pronta a reagire e, infatti, ci hanno messo in difficoltà in diverse situazioni. Siamo state brave a stare lì, a tenere duro, a non mollare mai, a ripeterci tra noi il mantra che ormai tutti conoscete "qui e ora". Per arrivare a questa finale abbiamo compiuto tanti piccoli step, siamo super fiere di aver raggiunto questo traguardo, che però ancora non è quello che vogliamo. Vogliamo affrontare gli Stati Uniti al massimo delle nostre possibilità. Non abbiamo ancora studiato le statunitensi, ma sappiamo che possono contare su delle attaccanti molto potenti, noi dovremo essere brave a spingere in battuta perché hanno delle ricettrici che magari possono andare un po' in difficoltà. Qualche ora di riposo e da domani mattina focalizzati sugli USA ». 

Il tabellino-

ITALIA - TURCHIA 3-0 (25-22, 25-19, 25-22)  

ITALIA: Sylla 12, Danesi 6, Egonu 24, Bosetti 5, Fahr 9, Orro 1, De Gennaro (L). Giovannini, Cambi, Antropova 5. N.e: Lubian, Omoruyi. All. Velasco

TURCHIA: Sahin 4, Baladin 4, Gunes 6, Vargas 17, Karakurt 3, Erdem 7, Orge (L). Diken 4, Cebecioglu 7. N.e: Ozbay, Kalac, Aydin. All. Santarelli

ARBITRI: Maroszek (POL) e Myoi (JPN). 

Durata Set: 25', 25', 32' Tot: 82’ 

Italia: 5 a, 7 bs, 11 mv, 11 et. 

Turchia: 0 a, 3 bs, 8 mv, 13 et.

 

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