Per Gaia un giorno con le azzurre

Grazie a Make-A-Wish® Italia la diciassettenne afflitta da una grave patologia ha potuto coronare il suo sogno incontrare la nazionale di Mazzanti
Per Gaia un giorno con le azzurre© Andrea Pattaro

CAORLE (VENEZIA)- La nazionale di Mazzanti ha vissuto una giornata davvero speciale grazie a Make-A-Wish® Italia, Onlus con sede a Genova che dal 2004 opera su tutto il territorio nazionale per realizzare i desideri di bambini e ragazzi affetti da gravi patologie, e alla Federazione Italiana Pallavolo.

Nel ritiro azzurro è arrivata gradita ospite Gaia  una ragazza giovanissima, che tutti sono concordi nel definire una “combattente”. Ha soli diciassette anni e, dall’età di 7, condivide con sua sorella gemella Matilde la stessa malattia, una discondrosteosi, malattia rara delle ossa degli arti. Le difficoltà da affrontare sono grandi e quotidiane, fatte di percorsi in ospedale, terapie, difficili interventi e un periodo di guarigione molto lungo.

Ma, nonostante i problemi e le rinunce che la vita ha messo tra le sue “ruote”, Gaia continua ad affrontare la vita con positività, grazie all’affetto e al supporto di tutta la famiglia, dai genitori alla sorella maggiore, che è per Gaia e Mati un vero e proprio punto di riferimento.

Come tutte le ragazze della sua età, Gaia coltiva delle passioni: lo sport, in particolare, è sempre stato un chiodo fisso, e col tempo è diventato a tutti gli effetti il suo cavallo di battaglia. Nonostante le difficoltà legate alla patologia che l’hanno costretta a interrompere i suoi allenamenti, questa giovane guerriera continua a sognare e mantenere viva la sua passione per la pallavolo, che non è solo un’attività, un semplice gioco, ma vuol dire grinta, forza, gioco di squadra in grado di aiutarla a superare le insicurezze. Per questo non si tira mai indietro quando c’è la possibilità di giocare e cerca anzi di mettere sempre il massimo sfidando sé stessa.

Gaia conserva gelosamente nel suo cassetto un sogno, quello di condividere con sua sorella l’esperienza unica ed entusiasmante di incontrare la nazionale femminile di pallavolo

Il percorso a fianco dell’Associazione è iniziato quando i volontari hanno incontrato Gaia e la sua famiglia, scoprendo la sua forza e la forza del suo desiderio. Così la “macchina” ha iniziato a muoversi e a pianificare tutto affinché Gaia potesse vivere il suo sogno.

Mercoledì 9 giugno, a bordo di un treno in compagnia di Matilde e della mamma Tiziana, Gaia ha lasciato la sua Torino, direzione Veneto, dove ha atteso con trepidazione il Wish Day.

Finalmente, nella giornata di ieri, giovedì 10 giugno, ha trascorso un pomeriggio unico e indimenticabile a Caorle, dove la nazionale si trova da ormai quasi due settimane per prepararsi al meglio in vista delle Olimpiadi: accompagnata dalla volontaria di Venezia, ha assistito con Mati all’allenamento delle campionesse di pallavolo, in ritiro prima della partenza per le Olimpiadi. Alla fine dell’allenamento, ha potuto conoscere i suoi idoli di sempre e, quando credeva che il desiderio fosse giunto alla sua conclusione, è arrivata un’altra sorpresa!

Le giocatrici di pallavolo della nazionale le hanno regalato una maglia autografata da tutte le componenti della squadra, che Gaia custodirà per sempre assieme al ricordo di una giornata speciale e piena di emozioni. 

«Sono davvero felice per le mie figlie, racconta la mamma di Gaia e Matilde.  Capisco che ci siano cose peggiori nella vita, ma queste ragazze hanno sofferto parecchio, e la realizzazione del desiderio di Gaia da parte di Make-A-Wish rappresenta per me e per la nostra famiglia il loro riscatto. Se lo meritano!».

«Aiutare Make-A-Wish a realizzare il desiderio di Gaia è stata per tutta la squadra un’esperienza speciale, che abbiamo accolto con grande gioia. – spiega il Ct della nazionale femminile Davide Mazzanti - Il sorriso di Gaia, una ragazza così giovane e già forte e coraggiosa, insieme a quello di sua sorella Matilde ci hanno ci ha trasmesso qualcosa di davvero forte. Per un pomeriggio Gaia è diventata parte della nostra squadra, siamo molto contenti di aver realizzato il suo sogno e speriamo che torni a trovarci ».

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