La VNL posticipata a dopo Tokyo 2020

La decisione è stata presa dalla FIVB a seguito dell'emergenza Coronavirus. Il massimo organismo mondiale del volley ha motivato tale decisione, spiegando che la salute e il benessere degli atleti, dei tifosi, degli addetti ai lavori e di tutti i soggetti coinvolti rappresentano la massima priorità

ROMA- La FIVB ha comunicato alla Federazione Italiana Pallavolo i che a causa del propagarsi dell’epidemia del coronavirus (COVID-19), la Volleyball Nations League 2020 è stata posticipata a dopo le Olimpiadi di Tokyo.    

La Fivb ha motivato tale decisione, spiegando che la salute e il benessere degli atleti, dei tifosi, degli addetti ai lavori e di tutti i soggetti coinvolti rappresentano la massima priorità.       
Il rinvio della VNL garantirà che tutti gli atleti possano concentrarsi sulla cura della propria salute, e consentirà ai campionati nazionali, attualmente sospesi, di concludere le loro stagioni quando la situazione lo consentirà.            

La FIVB, nella comunicazione di cui sopra, afferma di guardare al futuro con ottimismo e di lavorare a stretto contatto con le Federazioni Nazionali e gli organizzatori locali, per trovare una data appropriata per organizzare la VNL dopo i Giochi Olimpici di Tokyo 2020.         

Per quanto riguarda i tornei di beach volley, è stato convenuto che in questa fase la FIVB continuerà a valutare lo stato di ciascun evento caso per caso, lavorando in stretta collaborazione con i rispettivi organizzatori di eventi e con le autorità nazionali. Attualmente, la FIVB ha cancellato un evento e ne ha rinviato un altro ad aprile a causa di questa emergenza. In caso di ulteriori modifiche al calendario la Federazione mondiale avviserà quanto prima tutte le parti interessate.

La FIVB esprime solidarietà a tutti i membri della famiglia della pallavolo ed invia le più sentite condoglianze alle persone colpite dall'epidemia. La Federazione Mondiale, inoltre, informa di avere un costante dialogo con le autorità nazionali e globali, tra cui il Comitato olimpico internazionale (CIO) e l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), per ricevere i più recenti aggiornamenti medici dagli esperti in materia.

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