MONTPELLIER (FRANCIA)- L'Italia osserva il secondo turno diriposo prima della fase decisiva della Pool A che vedrà gli azzurri affrontare nell'ordine la Bulgaria (domani ore 19.30 diretta Rai Sport + HD e DAZN) e la Francia (mercoledì ore 20.30 diretta Rai Sport + HD e DAZN) che dopo tre partite condividono il primato della Pool A con 9 punti. Inutile sottolineare come i due match saranno decisivi per primato e secondo posto del girone.
I BIG MATCH PRESENTATI DA MATTEO PIANO-
« Per noi è stato un buon inizio, abbiamo collezionato tre vittorie importanti e necessarie per calarci nella realtà di questi Europei parecchio lunghi e complicati. Un torneo diverso dal solito, inclusivo, con molte più squadre e per questo affascinante e importante, ma anche una manifestazione che complica le cose data la stagione internazionale molto particolare e intensa. Sapevamo che sarebbe stato un 2019 complicato, ma va bene così ».
Il centrale piemontese parla della squadra:
« L’Italia vista fino ad ora a me è piaciuta. Ha giocato in crescendo, durante queste tre partite la squadra è stata messa alla prova. Abbiamo potuto constatare che alcuni aspetti di gioco sono sicuramente migliorabili, ma ci sono stati anche tanti momenti in cui siamo riusciti a fare bene molte cose e per questo siamo soddisfatti e fiduciosi ».
Il momento del torneo è molto importante:
« Ci aspettano le ultime partite contro le nostre dirette concorrenti per la conquista dei primi due posti della pool A. Bulgaria e Francia rappresentano le avversarie più forti dal punto di vista tecnico e tattico; l’importanza delle prossime partite è massima; da giocatore spero di vivere delle belle gare con un agonismo infuocato. In un torneo così lungo servono dei match belli tosti per valutare la progressiva crescita, necessaria per arrivare in fondo. Sarà importante scendere in campo con lo stesso spirito di Bari e del torneo preolimpico; certo lì le condizioni erano diverse dato che si è trattato di sole tre partite mentre qui sono molte di più, ma indubbiamente lo spirito deve essere lo stesso. Dobbiamo dare sempre il meglio di noi stessi cercando di andare il più lontano possibile consapevoli che possano esserci degli scivoloni. Certo noi dobbiamo fare in modo che siano il più indolori possibile, ma è chiaro che dobbiamo valutare il rischio di doverli affrontare. Tutto questo rientra nell’iter di crescita che ha come obiettivo l’arrivare in fondo alla manifestazione ».
Alla domanda su come lui stesso valuta il suo Europeo l’atleta risponde:
« Dal punto di vista personale sono molto contento; per me si tratta del quarto europeo (2013, 2015, 2017 le precedenti edizioni nelle quali ha giocato, ndr); è bello tornare a fare delle manifestazioni già disputate in precedenza perché hai delle asticelle personali da superare; mi sento più consapevole, più grande, è l’Europeo di Matteo Piano adulto insomma. Se mi guardo indietro posso dire che il primo è stato il più emozionante, ero all’esordio nella manifestazione, ero un bambino attorniato da grandi campioni; quello di due anni dopo ha rappresentato un po’ la mia rinascita sportiva dopo la prima operazione, ci eravamo qualificati per le Olimpiadi, poi vincemmo una bella medaglia di bronzo; insomma eravamo in rampa di lancio. Quello del 2017 non andò benissimo dal punto di vista sportivo, ma fu ugualmente bello da giocare. Questo che stiamo vivendo è per me quello della…vendemmia, tanto per usare una metafora e dato il periodo dell’anno (ride, ndr). Mi sento adulto e me lo sto vivendo in questo modo, dando il massimo ogni giorno per ottenere il risultato che noi tutti desideriamo e cercando di aiutare e consigliare i più giovani ».