TORINO-Quando conta per davvero il Brasile non stecca. I Campioni Olimpici, che sono cresciuti di rendimento di giornata in giornata, stasera nella prima semifinale Mondiale, hanno travolto con grande sicurezza la Serbia battendola per 3-0 (25-22; 25-21; 25-22) al termine di un match dove la squadra di Renan Dal Zotto, tornato in panchina dopo la squalifica, non ha fatto nulla di trascendentale ma ha tenuto alte percentuali in tutti i fondamentali ed ha saputo arginare Atanasijevic e compagni quando questi hanno cercato di dare il massimo per ribaltare la situazione in campo. La formazione di Grbic le ha provate tutte, senza riuscire nell’intento di cambiare l’inerzia del match. Quando i verdeoro hanno voluto accelerare lo hanno fatto senza trovare la necessaria opposizione. Il risultato finale è la fotografia reale di un match che in realtà non ha mai avuto storia.
Ora il Brasile attende la vincente fra Polonia e Stati Uniti, per una finale che in ogni caso regalerà spettacolo ed emozioni al magnifico pubblico del PalaAlpitour orfano dell’Italia ma comunque affamato di grande pallavolo.
LA CRONACA DEL MATCH-
La partenza dei brasiliani è di quelle che mettono subito in chiaro le cose. Bruninho e Wallace funzionano ed nelle prime battute la Serbia non riesce ad organizzarsi. Poi il rendimento della formazione Grbic sale grazie a Kovacevic e Lisinac che mettono a segno punti pesanti. Il vantaggio del Brasile oscilla fra i tre e i quattro punti. Jovovic varia il gioco, sfrutta i centrali, ma i verdeoro, grazie alla buona ricezione, rispondono con giocate semplici ma sempre efficaci. Al secondo time out tecnico si arriva sul 16-12. Atanasijevic e soci non mollano. Il finale è rovente, con la formazione di Dal Zotto che stampa due muri e la Serbia che reagisce con Jovovic al servizio conquistando un mini break che però non basta. La chiude Wallace.
Ancora Brasile nella prima parte del secondo set con la Serbia che fatica a mettere in mostra le sue armi migliori, servizio e muro. L’orgoglio degli uomini in maglia rossa comincia ad emergere dopo il primo time out tecnico. Il gioco esce più fluido dalle mani del palleggiatore e soprattutto Atanasijevic scalda la mano. Si ristabilisce un equilibrio di valori in campo e si viaggia punto a punto. Ma ci vuole di più per scalfire le certezze dei Campioni Olimpici che si riportano avanti di tre grazie soprattutto al muro. Sontuoso e decisivo Lucas in questa fase. Il break è perentorio. L’errore di Podrascanin al servizio, dopo una serie vincente regala il 2-0 ai carioca.
Serbia in campo nel terzo con gli occhi della tigre, pronti a giocarsi il tutto per tutto . L’abbrivio, con due muri di Ivovic, lancia avanti gli uomini di Grbic. Ma il Brasile ha ormai la convinzione che la finale non può sfuggirgli di mano. Lascia sfogare Kovacevic e soci ma li tiene li, a debita distanza, pronto all’allungo decisivo. E’ William, tornato stabilmente in cabina di regia, a guidare l’assalto, servendo con grande precisione Wallace ed Evandro i quali, da par loro, mettono a terra ogni pallone, anche quelli più complicati. La Serbia si sgretola intuendo la propria sorte. E’ di Lucas il primo tempo che scatena la torcida brasiliana.
I PROTAGONISTI-
Renan Dal Zotto (Allenatore Brasile)-« Sono davvero molto soddisfatto, i ragazzi hanno lottato su ogni palla, meritandosi questo traguardo. La Serbia era in un ottimo periodo di forma e stava giocando una pallavolo molto aggressiva a muro e in contrattacco, quindi sapevamo che dovevamo preparare la partita bene soprattutto tatticamente, cercando di mantenere la calma giusta per prendere con lucidità ogni decisione. Credo che la squadra oggi abbia fatto tutte queste cose, è stata una vittoria di gruppo ».
Bruno (Brasile)- « Questo traguardo è frutto di mesi di duro lavoro. Sono certo che sotto questo punto di vista non potevamo davvero fare di meglio e i risultati ci stanno premiando, domani ci aspetta l’ultimo passo di una grande cavalcata. Io ho avuto la fortuna di vincere il Mondiale del 2014 qui in Italia, a Roma, e anche qui a Torino l’atmosfera è davvero formidabile. Domani ci aspetta un Palazzetto molto caldo, chissà se il pubblico tiferà per noi ».
Nicola Grbic (Allenatore Serbia)- « Non penso che la mia squadra non abbia giocato bene, ovviamente potevamo fare meglio, ma c’è da dire che oggi ci siamo trovati di fronte una squadra che ci ha fatto pagare ogni minimo errore commesso. Quindi complimenti al Brasile per l’ottima gara giocata, ma credo che in ogni parziale siano stati determinati i dettagli. In generale, poi, devo dire di essere davvero soddisfatto per il percorso della mia squadra, già essere arrivati tra le prime quattro rappresenta un traguardo formidabile ».
IL TABELLINO-
BRASILE-SERBIA 3-0 (25-22 25-21 25-22)
BRASILE – Mauricio Souza 9, Bruno 3, Douglas 11, Lucas 10, Wallace 9, Lipe 8, Thales (L), Maique (L), William 1, Evandro 5, Isac ne, Eder ne, Lucas Loh ne, Kadu ne. All. Dal Zotto.
SERBIA – Ivovic 10, Lisinac 3, Atanasijevic 16, Kovacevic 14, Podrascanin 5, Jovovic , Rosic (L), Majstarovic (L), Okalic ne, Katic ne, Petric ne, Krsmanovic, Luburic, Kostic ne. All. Grbic.
ARBITRI: Wojciech (Pol) e Pasquali (Ita).
Spettatori : 11509
Durata set: 28, 30, 30.