Valeria Papa firma per Chieri

E' il terzo tassello del reparto schiacciatrici/ricevitrici, con Madison Kingdon e Avery Skinner, a disposizione di Bregoli

CHIERI (TORINO)- Valeria Papa è, con le statunitensi Madison Kingdon e Avery Skinner, il terzo tassello del reparto schiacciatrici/ricevitrici della nuova Reale Mutua Fenera Chieri ‘76.

LA CARRIERA-

Genovese classe 1989, 183 centimetri, inizia a giocare a pallavolo a 15 anni d’età in serie D nella VBC Genova, arrivando fino alla B2. Dal 2012/2013 è alla Neruda Bolzano: in tre stagioni sale dalla B1 all’A1, vincendo nel 2015 la Coppa Italia di serie A2. Le tappe successive sono Busto Arsizio, di nuovo Neruda, e Scandicci fra il 2017 e il 2019 (fra le sue compagne Ofelia Malinov). Nel 2019/2020 si trasferisce in Brasile al Flamengo, quindi torna in Italia a Roma con cui vince il campionato di A2 (con lei Ilaria Spirito) e gioca mezza stagione in A1 prima di accasarsi in Germania al Postdam. Nel 2022/2023 difende i colori di Vallefoglia.

LE PAROLE DI VALERIA PAPA-

«Il mio è stato un percorso un po’ particolare. Ho iniziato tardi a giocare a pallavolo, senza esperienze giovanili alle spalle. Ho fatto tutti i gradini, dalle categorie minori fino all’A1, proprio come Chieri: si può dire che siamo cresciuti insieme, da lontano. Con Chieri ci eravamo già “corteggiati” in passato, è una realtà che conosco molto bene, e di cui ho sentito anche parlare molto bene, al di là dei risultati che si commentano da soli. Conosco Max Gallo da una vita. Con Giulio Bregoli abbiamo avuto un colloquio davvero costruttivo: mi è piaciuto molto il suo approccio. A una società come questa non è difficile dire sì».

Laureata in Lettere, amante della lettura e della scrittura, appassionata di cinema e serie tv, Valeria si descrive con due parole:

«Sorriso e determinazione». Quindi fissa i punti fermi per la sua prima stagione in biancoblù: «Ho sempre apprezzato Chieri per la sua crescita fatta di piccoli step. Spero di dare il mio contributo per un altro passettino in avanti. Al di là di questo, credo che la cosa più importante sia impegnarsi tutti i giorni, per arrivare a fine stagione con la consapevolezza di aver sempre dato il massimo».

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