Chieri, l'estasi dell'Europa

La squadra torinese è tra le formazioni più in forma di Challenge Cup. Ha vinto l'andata dei quarti con lo Sliedrecht e prepara il ritorno, il prossimo mercoledì, al Pala Gianni Asti di Torino

TORINO - Chieri e l’ebbrezza dell’Europa. Ieri sera la Reale Mutua Fenera Chieri ’76 si è aggiudicata l’andata dei quarti di Challenge Cup, in Olanda, contro lo Sliedrecht per 3-0. Un risultato netto che nasconde una prova un po’ svagata con tanti errori al servizio e un po’ di leggerezza in difesa. Eppure la sensazione che la squadra avanzi con il vento in poppa in questo trofeo è forte. E si respirava oggi alla presentazione della gara di ritorno in Casa Reale Mutua. Il prossimo mercoledì la squadra giocherà a Torino e la volontà è quella di portare al Pala Gianni Asti il pubblico delle grandi occasioni. Presenti alla conferenza Lucio Zanon di Valgiurata, presidente e amministratore delegato del Gruppo Fenera, oltre che dirigente del Chieri ’76; Luca Filippone, direttore generale Reale Mutua; e Stefano Lo Russo, sindaco di Torino. La scelta della location per il grande evento di coppa europea è stata proprio l’ex Ruffini, la cui capienza notevole permetterà di ospitare numerosi tifosi. Oltre ai sostenitori chieresi ci sarà spazio anche per le società sportive del volley di Torino e provincia. A tal proposito, lo staff del Chieri ’76 ha proposto una formula speciale, consentendo l’ingresso gratuito per atlete e atleti tesserati e un ingresso con prezzo simbolico a 5 euro per gli accompagnatori. Attraverso il comitato provinciale della Fipav sono già arrivate numerose adesioni da parte di club sia maschili sia femminili.

IL TESSUTO

«Il coinvolgimento del settore giovanile è molto importante – ha proseguito Zanon – Noi abbiamo un settore giovanile di grande rilievo, anche nazionale, abbiamo avuto riconoscimenti di recente in questo senso. Parliamo di 500 ragazzine che giocano nel nostro mondo e quindi 500 famiglie che fanno riferimento un po’ a noi per quello che riguarda l’attività sportiva». Zanon ha ribadito con forza l’orgoglio del Chieri ’76 e l’intenzione di non essere una meteora ma un punto di riferimento per tutto il territorio. Quella di Challenge Cup è una piccola Europa, ma basta per dare il segno della crescita della società collinare. La scaramanzia vuole che la squadra debba pensare solo alla prossima partita. Ma è a gennaio che i dirigenti passano al futuro. Un futuro che comporterà un altro passo avanti.

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