TORINO - La grande occasione di Novara è adesso. Le azzurre di Stefano Lavarini scendono in campo i alle 18.30 (diretta Rai Sport ) nella prima semifinale, a caccia di un posto nella finalissima di domani. Sulla strada della Igor ancora una volta c’è Conegliano e si ripeterà il duello che tiene banco nella pallavolo italiana dal 2018. Conegliano in questi ultimi due anni ha sempre vinto, magari venendo fuori alla distanza dopo aver sofferto l’avvio delle azzurre. Ci hanno provato altre a spezzare questo dualismo, ma sempre lì si torna alla fine. E anche quest’anno i quarti di finale hanno fatto una vittima illustre. Questa volta è toccato a Scandicci che Massimo Barbolini non è riuscito a portare nella grande vetrina della Unipol Arena. Novara invece c’è come sottolinea Stefano Lavarini: «Con Conegliano abbiamo giocato spesso delle belle finali, disputato delle belle battaglie e ci è mancato solo il risultato. Una semifinale è diversa da una finale, questo offre anche opportunità diverse». Diversa è anche Novara che arriva all’appuntamento con l’Imoco dopo aver attraversato due mesi difficili, segnati dagli infortuni, su tutti quello di Jordyn Poulter. Ebbene la squadra non si è smarrita. Anzi ha trovato in queste ultime settimane un furore battagliero che ha travolto ad esempio Scandicci in campionato, e ha dato poco spazio ad una squadra solida ed emergente come Chieri.
NUOVO SLANCIO
È la forza dei resilienti, quella che può dare i risultati più inaspettati. «Abbiamo avuto dovuto affrontare diverse difficoltà lungo il nostro percorso - racconta il capitano Cristina Chirichella - stiamo prendendo il ritmo e stiamo vivendo un periodo positivo, grazie anche all'aver trovato un equilibrio di squadra. Affrontiamo questo appuntamento con tanta autostima, dopo un quarto di finale tosto e per nulla scontato. Siamo qui e giocheremo al nostro massimo, per vincere». La resilienza come arma per sorprendere una squadra, Conegliano, completa che ha imparato a gestire le situazioni più difficile, ha imparato ha domare le sue ex come Paola Egonu al Mondiale per club, e sta anche ritrovando giocatrici a lungo attese come Sarah Fahr. Una sfida totale quindi e tutta da vedere.