Novara, il tempo della resilienza

L'infortunio di Jordyn Poulter cambia i programmi dell'Igor Volley. Difficile trovare sostitute nel mercato invernale, compattare il gruppo è il primo imperativo

TORINO - Novara, una stagione all’insegna della resilienza. Questo spetta all’Igor Volley dopo il grave infortunio occorso alla palleggiatrice Jordyn Poulter (crociato, collaterale e menisco) cambia completamente gli obiettivi della società biancazzura. La squadra guidata da Stefano Lavarini aveva rimescolato le carte, dopo la delusione dello scorso anno, e aveva cambiato alcuni pezzi fondamentali. All’inizio della stagione il dg Enrico Marchioni mostrava fiducia e non nascondeva il desiderio di tornare a vincere. Fulcro di questa rigenerazione era l’acquisto del binomio Poulter-Adams. La prima era stata scelta per dare talento ad un ruolo decisivo per ogni squadra, la seconda era stata individuata per il feeling con la Poulter messo in mostra in nazionale. Purtroppo la stagione della Poulter è finita, la Adams è reduce da un infortunio.

LA REAZIONE

In questo quadro si è rivelata positiva la reazione messa in mostra dalla squadra nell’esordio in Champions League. Contro Potsdam la vittoria è stata costruita con la forza di volontà, con la voglia di dimostrare che la squadra c’è. Il segnale è arrivato soprattutto dalle giocatrici più attese. È il caso di Ebrar Karakurt che ha messo a segno 32 punti con percentuali di efficienza molto alte. Su questa forma di resilienza l’Igor Novara deve costruire la seconda parte di stagione. E di questa resilienza dovrà tenere conto la società nel fare le prossime mosse. Cercare una palleggiatrice di prima fascia nel mercato d’inverno non è certo una cosa facile. Anche cercare una giocatrice, in questo ruolo, di non prima grandezza potrebbe essere complicato. Credere in Ilaria Battistoni potrebbe essere ora la soluzione più semplice. Ma percorribile solo con una squadra che continui ad essere resiliente.

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