Pinerolo, ora o mai più

La neopromossa è ultima a due punti. Domenica a Macerata è vitale incassare un successo per ripartire e poi puntare sul mercato a gennaio

TORINO - Due punti in dieci partite. Il campionato della neopromossa Pinerolo, fino ad ora, si riassume in questi due dati. Due punti e ultimo posto in classifica. il direttore sportivo Francesco Cicchiello non si perde d’animo: «Raccogliamo meno di quanto effettivamente produciamo in campo, ma sono convinto che questo gruppo abbia tutte le carte in regole per mantenere la categoria». Le piemontesi pagano il salto di categoria e il fatto di aver puntato tutto sul gruppo che la scorsa stagione conquistò, con autorevolezza, la promozione in A1. Ambientamento difficile, è sempre stato così. Basta ricordare le fatiche del Fenera Chieri nel suo primo anno in massima serie e la retrocessione lo scorso anno di Roma. Pinerolo paga anche le scelte, non facili, fatte sulle straniere. Scelte obbligate perché quando la squadra piemontese ha raggiunto la promozione il mercato era già concluso, almeno per i pezzi migliori. Un mese fa la società ha dovuto chiudere il rapporto con la ceca Veronika Trnkova che si era dimostrata lontana dal progetto. Ma questo ha messo la squadra nella condizione di giocare con due sole centrali. Anche la schiacciatrice polacca Martyna Grajber non è riuscita a dare quel qualcosa in più in termini di punti. A questo si aggiunge l’infortunio patito dall’opposta Valentina Zago che ha pesato sulla potenza di fuoco di tutta la squadra.

IL MERCATO

Servirebbero quindi due innesti: una centrale per dare respiro al binomio Akrari-Gray e un martello da affiancare alla Zago. Difficile pensare che possano arrivare nell’immediato. Con il nuovo anno il mercato invernale prenderà corpo e alcune società potrebbero aver bisogno di disfarsi di contratti onerosi. Ecco che la sfida di domenica a Macerata diventa il punto di non ritorno. Nelle Marche bisogna vincere per mantenere viva la squadra e puntare poi su gennaio. Pinerolo stringe i denti e fa leva sulle sue giovani che stanno facendo bene. E’ il caso della giovane schiacciatrice Federica Carletti, che ha convinto tutti ma non può cambiare volto alla squadra da sola.

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