TORINO - Tre stagioni in punta di piedi. Ilaria Battistoni dall’annata 2020-2021 è il secondo regista dell’Igor Gorgonzola Novara. E ha interpretato in questi anni il suo ruolo con la stessa signorile dedizione che fu nel calcio di altri portieri chiusi da mostri sacri come Dino Zoff. Vi ricordate di Luciano Bodini? Sempre presente ma eterno numero 12. Il volley dà qualche chance in più ma bisogna essere bravi a prendersele. Ilaria è arrivata a Novara dal San Giovanni in Marignano. Poi ha cercato di dare il massimo quando le è stato chiesto. Una prima stagione in panchina mentre la titolare, Mica Hancock, frantumava record di ace; poi una seconda stagione in cui è state sempre più presente mentre la stella della statunitense andava spegnendosi in un’annata che si è dimostrata avara di soddisfazioni. Al terzo anno è arrivato l’ingaggio di un’altra statunitense, Jordyn Poulter, da Busto Arsizio. Palleggiatrice giovane ma di talento che si dimostrò, giovanissima, preziosa per Chieri e che è diventata campionessa olimpica con gli Stati Uniti nel 2021.
LA CHIAMATA
Così Ilaria Battistoni è tornata a svolgere il ruolo di regista pronta a scattare dalla panchina. Ma l’infortunio alla caviglia della statunitense, con la sua nazionale, ha riportato in campo la marchigiana. Un soldatino sempre pronto a dire «presente». Così è stato contro Macerata. Si è trattato di un esordio facile a cui seguirà lo scontro di domani sera con Pinerolo. «Mi aspetto un'altra partita tosta. Con Macerata siamo state brave a renderla facile noi, mettendola subito in discesa con il giusto atteggiamento aggressivo e concentrato e altrettanto dovremo fare domani, perché avremo di fronte un avversario alla sua prima partita in serie A1 in casa e che vorrà ottenere il massimo davanti al proprio pubblico». É il momento di Ilaria e deve sfruttarlo al massimo perché l’Igor Volley punta riportare titolare la Poulter già sabato contro Scandicci, un big match che vale molto per la corsa alle finali di Coppa Italia.