BERGAMO- Il Volley Bergamo 1991 ha scelto il tecnico per la prossima stagione. Sarà Lino Giangrossi che farà il suo esordio in Serie A1 con la formazione orobica. L'allenatore originario di Rieti, dopo una stagione nel Campionato greco sulla panchina del Markopoulo Volley torna in Italia per cogliere questa occasione. E la squadra sta per riprendere la preparazione. Mercoledì 18 agosto, il primo gruppo di lavoro si ritroverà a Bergamo per dare inizio ai test atletici. Da mercoledì a sabato, agli ordini di Giangrossi ci saranno capitan Loda, Faraone, Cagnin, Kone, Di Iulio e Turlà. Per Lanier, Enright e Borgo si dovranno attendere i nulla osta delle autorità americana e brasiliana che consentano loro di lasciare gli Stati Uniti e il Brasile per fare rotta sull'Italia.
Non saranno inizialmente nel gruppo Marie Schölzel e Alicia Ogoms, aggregate alla Nazionale tedesca e a quella canadese, mentre è stata concessa una ulteriore settimana di riposo a Francesca Marcon, che sarà a Bergamo dal 24 agosto.
Lino Giangrossi sarà in palestra coadiuvato dal suo Staff, composto dal vice allenatore Marco Zanelli, dallo scoutman Gianni Bonacina, dal videoman Elia Laise, dal preparatore atletico Maurizio Negro e dal fisioterapista Davide Pavanelli.
LE PAROLE DI LINO GIANGROSSI-
« E' arrivata la chiamata di Bergamo, che nell'immaginario del giovane allenatore è La Pallavolo, e mi si è presentata questa grande occasione. La A1 in Italia è un'esperienza tutta nuova per me. Mi sento molto responsabilizzato, per il fatto che la stagione è particolare non solo per me anche per la società e troverò un ambiente in rinnovamento che aspetta buoni risultati. Ci sarà un po' di pressione, ma onestamente io arrivo con l'idea di dare il 100% con la speranza che le cose vadano lisce dal punto di vista fisico e ambientale, poi il campo ci dirà che cosa possiamo fare e dove possiamo arrivare ».
Giangrossi si troverà a guidare un gruppo giovane affiancato da giocatrici esperte:
« La nostra è una squadra molto giovane con dei potenziali interessanti, penso ad esempio a Lanier, Ogoms o Schölzel, ragazze che possono fare molto bene e che hanno ampio margine di crescita. Poi ci sono giocatrici esperte come Sara Loda, Enright, Di Iulio e Borgo. Ciò che sarà interessante sarà vedere quanto entusiasmo ci sarà in palestra, perché saranno proprio l'impegno e l'entusiasmo a fare la differenza. Sono convinto che conti molto l'aspetto emotivo e caratteriale e potremo vederli solo nel momento in cui saremo insieme in campo e inizieremo a lavorare. Nella fase iniziale dovremo però essere bravi a costruire il gruppo: sono già positivo dopo i primi colloqui fatti con le ragazze, l'ambiente è molto ricettivo e carico e si sposa bene con l'idea che ho io di lavoro ».