A Chieri l'esperta Giulia Gibertini

La trentaseienne di Parma chiude il mercato della formazione piemontese. Sarà un prezioso pilastro difensivo per Bregoli

CHIERI (TORINO)- Esperienza da vendere e una predisposizione al ruolo naturale. Giulia Gibertini ha iniziato a giocare da libero sin dall'inizio della carriera specializzandosi in ricezione e difesa. Un’esperienza ventennale metterà al servizio della Reale Mutua Fenera Chieri ’76. È lei la giocatrice che completa il roster biancoblù per l’A1 2020-2021.
Nata, cresciuta e di casa a Parma, classe 1984, 172 cm d’altezza, dopo tanti campionati di B2 e B1 Giulia Gibertini è arrivata per la prima volta in A2 col Parma Volley Girls, società dov’è rimasta ben otto stagioni (dal 2004 al 2012) e al cui ricordo sono legate i primi importanti trofei della sua carriera: la Coppa Italia di A2 nel 2009, e nel 2011 la vittoria del campionato (col record di 23 partite vinte su 26) con relativa promozione. Alla prima esperienza in A1 con Parma ne è seguita un’altra nel 2016-2017 con Casalmaggiore, con cui ha vissuto anche l’emozione di giocare il Mondiale per Club a Manila. In carriera ha conquistato altre due volte la Coppa Italia di A2, con Forlì nel 2015-2016 (vincendo pure il campionato) e con San Giovanni in Marignano nel 2017-2018. Sempre nel 2017-2018 ha sfiorato una nuova promozione in A1 cedendo nella finale dei play-off proprio al Chieri ’76. Nel 2019-2020 ha difeso i colori di Soverato in A2.

LE PAROLE DI GIULIA GIBERTINI-

«Arrivo a Chieri con tanto entusiasmo. Negli anni mi è capitato molte volte di giocare contro Chieri, e ne ho ammirato la tifoseria, la società e l’ambiente. Sono molto contenta di poter finalmente conoscere dal vivo una piazza che da avversaria mi è sempre piaciuta. Essere con Chieri in A1 è per me un valore aggiunto, poter giocare ad alti livelli porta tanta energia, tanta voglia di far vedere e dimostrare».

Laureata in Scienze Motorie, parlando di sé come giocatrice Giulia Gibertini si descrive così:

«Sono una che lavora tanto a cui piace lavorare tanto. Sono un po’ un diesel: parto piano e poi arrivo (ride). Ho grinta e cerco di aiutare molto le mie compagne, anche per il mio ruolo di libero».

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