Sulla panchina di Busto arriva Fenoglio

'allenatore cuneese, dopo Bergamo, è pronto ad una nuova esperienza alla guida delle farfalle

BUSTO ARSIZIO (VARESE)- La Unet E-Work Busto Arsizio ha annunciato il nuovo tecnico: si tratta di Marco Fenoglio, classe 1970 ed originario di Cuneo, reduce dall'esperienza a Bergamo. L'ingaggio del tencico arriva dopo le conferme di Alessia Gennari e Giulia Leonardi e le novità Poulter, Gray, Olivotto ed Escamilla, va dunque componendosi, tassello dopo tassello, la squadra biancorossa del prossimo anno. 
Marco Fenoglio è uno degli allenatori italiani più conosciuti e stimati, non da ultimo anche un vincente: portano la sua firma infatti i successi di Bergamo (scudetto e Coppa Italia nel 2005/2006, Champions League nel 2006/2007) e Novara (scudetto nel 2016/2017), così come le vittorie in Germania come assistente di Stelian Moculescu nella squadra maschile del Friedrichshafen (campionato e Coppa di Germania).
Marco Fenoglio è un “tipo tosto”, uomo di polso e di carattere, affascinato dalle sfide, così come dimostra il suo curriculum, fatto di numerose esperienze e diviso tra volley femminile e maschile.

LA CARRIERA-

Marco Fenoglio inizia come secondo di Emanuele Zanini alla guida della Gabeca Pallavolo tra il 2000/01 e il 2002/03 e collaboratore di Andrea Anastasi per un triennio nel corso della sua esperienza alla guida della Nazionale italiana maschile (1999/2003). Lo segue poi come vice allenatore e preparatore atletico al Piemonte Volley nelle stagioni 2003/04 e 2004/05; parallelamente, per un biennio, collabora inoltre come assistente allenatore e preparatore atletico della Nazionale tedesca guidata da Stelian Moculescu. Nel 2005 passa alla pallavolo femminile e lascia il segno, come detto, a Bergamo, poi nel 2007/08 allena il Chieri Volley. Nel novembre 2008 passa ad allenare nel campionato maschile, ingaggiato dalla Fenice Volley Isernia in Serie A2, ritorna quindi nello staff di Zanini come secondo allenatore della Nazionale slovacca dal 2009 al 2011, del Perugia Volley nella stagione 2010/11 e della Gabeca Pallavolo in quella successiva. Riprende la propria carriera da primo allenatore guidando l’Altotevere Volley nel massimo campionato italiano maschile durante la stagione 2012/2013 e sulla panchina dell’Argos Volley, in Serie A2 nel 2013/14.
Nel 2014/15 vince, come detto, in Germania, poi dal 2015-16 torna al volley femminile sulla panchina di Novara, dove l’anno successivo conquisterà lo scudetto. Nel corso del campionato 2017/18 subentra alla guida del River Volley Piacenza, mentre nel marzo 2018 viene ufficializzato l’accordo con la Federazione della Slovacchia che lo porta alla guida della Nazionale maggiore femminile con cui partecipa ai Campionati Europei 2019. Nella stagione 2018-19 viene ingaggiato dal Volley Ball Club Mondovì in Serie A2 maschile, che lascia nel novembre 2019 per fare ritorno a Bergamo alla guida della Zanetti.

LE PAROLE DI MARCO FENOGLIO-

« Non vorrei esagerare, ma la trattativa con il DG Enzo Barbaro è durata meno di due minuti: considero Busto Arsizio un punto di arrivo importante per un allenatore; ho sempre avuto la fortuna di lavorare con società serie e la UYBA mi mancava. Porterò al Palayamamay la mia idea di pallavolo: avendo avuto l’opportunità di allenare squadre maschili, cercherò di far giocare anche alla UYBA una pallavolo molto fisica, veloce e sempre con quattro soluzioni d’attacco, caratteristiche predominanti nel volley degli uomini. Questo aspetto mi affascina molto: portare qualcosa di nuovo nel campo femminile. Per giocare “un po’ come i maschi” dobbiamo avere le giocatrici giuste e credo che la società si stia muovendo molto bene in questo senso: anche il probabile arrivo di Mingardi è visto proprio in quest’ottica. Camilla è una giocatrice forte caratterialmente, che non molla mai, che attacca sempre da seconda linea, quello che ci serve. Sono felice di ritrovare anche Rossella Olivotto, con cui ho lavorato con ottimi risultati a Bergamo: anche lì ho cercato di applicare la mia concezione di pallavolo e devo dire che lei, insieme alle altre atlete, si è molto applicata per cambiare le consuetudini ed è cresciuta tantissimo durante la stagione, diventando per me una prima scelta anche nella UYBA. Ci aspetta una stagione un po’ strana all’inizio: spero che il modello proposto dalla UYBA per riportare il pubblico nei palazzetti potrà realizzarsi, perchè giocare a porte chiuse sarebbe stranissimo. I dati del virus sembrano essere positivi e mi auguro che il rientro alla piena normalità sia veloce, anche per lo sport. Credo infine che il prossimo campionato manterrà più o meno invariati i livelli di valore delle squadre: è certo che Conegliano, Scandicci e Novara stanno confermando o costruendo roster importanti e sarà dunque ancora complicato confrontarsi con questi team. La nuova UYBA potrà anche perdere qualche gara, è la legge dello sport, ma vi garantisco che uscirà sempre a testa alta dal campo, sicura di aver dato il massimo. Io sono molto contento e non aspetto altro che ricominciare a lavorare: stare a casa non è semplice, così come non sarà semplice iniziare la preparazione con atlete ferme da tanti mesi; ci vorrà un po’ di tempo per rimetterci tutti a regime ».

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