MACERATA- Un allenatore vincente per cercare subito il ritorno in A1. La Balducci Macerata ha affidato la panchina per il prossimo campionato a Stefano Saja che ha appena riportato nel massimo campionato l'Itas Trentino vincendo i Play Off promozione battendo in finale Brescia. Per il tecnico milanese un contratto biennale. Esperienza e professionalità garantite da Saja che nella sua lunga carriera ha avuto esperienze importanti anche in A1 e nel settore maschile.
LA CARRIERA-
Stefano Saja arriva a Macerata dopo l’ultima stagione al Trentino Volley (come detto sopra chiusa trionfalmente con la conquista della massima serie nella finale playoff con Brescia), l’avventura a Roma in Serie A1 nell’annata precedente e ben quattro stagioni da head coach della Consolini San Giovanni in Marignano in Serie A2 (in squadra ritroverà atlete già guidate in Romagna come Giulia Bresciani, Alessia Mazzon, Asia Bonelli, quest’ultima anche a Trento). Nella carriera del neo tecnico arancionero anche tre anni di esperienza (2013/2016) come secondo allenatore in un top team come Piacenza, con cui ha conquistato lo Scudetto nel 2014, oltre ad alcune avventure nel volley maschile nella primissima parte della sua carriera (anche in Serie A1 come second coach della Gabeca Monza).
LE PAROLE DI STEFANO SAJA-
« Sono molto contento di essere intanto in questo palazzetto a Macerata che ha fatto la storia della pallavolo. Sono ansioso di cominciare questa nuova avventura, che credo sia un progetto molto interessante che possa portarci lontano. Stiamo cercando di allestire il roster migliore possibile, penso che sia l’inizio di un nuovo ciclo qui a Macerata e speriamo di arrivare nel più breve tempo all’obiettivo che la società si è posta, cioè ritornare il prima possibile in Serie A1. Noi proveremo a giocare una partita per volta e a vincere tutte quelle che sarà possibile. Ripeto, questa è la nascita di un nuovo ciclo e credo che sia importante rispettare i tempi e il gruppo che verrà fuori: di certo vorremmo competere con le più grandi poi, per quanto riguarda il raggiungimento dell’obiettivo, credo che sia importante fare un percorso. Personalmente si tratta di una gran bella sfida e avventura, ovvio che ripetere quanto già fatto a Trento sarebbe il massimo ma nello sport bisogna guardare anche agli altri. Bisogna essere bravi, di solito bisogna essere più bravi di qualcuno: il campionato sarà molto competitivo, ci sono tante squadre che vogliono provare il grande salto. Noi dovremo farci trovare pronti a combattere e a dare battaglia a tutti quanti ».