OLBIA (SASSARI)- L'Hermaea Olbia chiude anche la casella relativa all'opposto riportando in Italia Charlotte Schirò, doppia nazionalità italiana e francese, che nell'ultima stagione ha giocato nella formazione spagnola del Cajasol Juvasa .
LA CARRIERA –
Nata a Novara il 26 ottobre 1997 da padre lucano di Rionero in Vulture e madre originaria di Guadalupe (isola delle Antille francesi), è alta 180 centimetri. Il suo percorso pallavolistico è iniziato a 14 anni nel Volley Novara, per poi proseguire all’Agil Trecate, dove ha completato la trafila giovanile maturando anche le prime esperienze in B1 al fianco della centrale hermeina Sara Tajè.
Una volta lasciata la terra natia è approdata in Francia, al centro di formazione di Evreux: qui ha militato nel biennio 2016-2018, ottenendo spazio anche nella formazione di Pro A, massimo livello del campionato d’oltralpe. Nell’estate del 2018 il passaggio al Saint Raphael per altre due stagioni in Pro A, poi – tra il 2020 e il 2021 – è arrivata la parentesi con i colori del Monaco nell’Elite Championship, l’equivalente dell’A2 italiana.
Lo scorso mese di novembre, infine, si è trasferita in Spagna per difendere i colori del Cajasol Juvasa Dos Hermanas, accompagnata al 7° posto nella regular season della Superliga Femenina. Nel torneo iberico si è segnalata come uno degli opposti più incisivi. Ora la prima avventura ad alto livello in Italia.
Conseguita la laurea in management durante l’esperienza francese, inizierà a breve un master sempre nello stesso ambito. La sua è una famiglia di sportivi di alto livello: il fratello Thomas Schirò è infatti calciatore professionista. Dopo aver svolto la trafila giovanile con l’Inter, nell’ultima stagione ha vestito la maglia del Crotone nel campionato di Serie B.
LE PAROLE DI CHARLOTTE SCHIRO’-
« Sono molto emozionata e felice per questa prima avventura in Serie A so di avere tanto da dimostrare, perché in Italia sono in pochi a conoscermi. Voglio far vedere a tutti che, nonostante sia andata all’estero, il livello del mio gioco è migliorato negli anni. Ho come la sensazione di tornare a casa, anche perché ho sempre adorato le città con un clima mite. Tutti mi hanno parlato bene dell’Hermaea e anche il DG Anile, dalle prime chiacchierate, mi ha destato un’ottima impressione. So che troverò un ambiente familiare, ma non per questo poco professionale. Dopo alcune stagioni un po’ travagliate a livello psicologico, spero di ritrovare continuità e togliermi tante soddisfazioni, sia sul piano personale che di squadra. Sono molto esigente con me stessa, ma al tempo stesso mantengo un atteggiamento sempre positivo con le compagne di squadra. A questo proposito non vedo l’ora di riabbracciare Sara Tajè, con cui ho condiviso, da giovanissima, l’esperienza di Trecate ».