OLBIA (SASSARI)- Sara Tajè, centrale piemontese di 24 anni, dopo tre stagioni torna a vestire la maglia dell'Hermaea Olbia fortmente voluta dal tecnico Guadalupi.
LA CARRIERA –
Originaria di Caltignaga (piccolo comune in provincia di Novara), classe 1998, alta 187 centimetri, Tajè è una giocatrice che, a dispetto della giovanissima età, vanta già un curriculum di tutto rispetto. Dopo aver mosso i primi passi nel settore giovanile della Asystel Novara, a 14 anni si è trasferita alla Igor, club in cui è rimasta per 4 stagioni. Nella prima annata ha militato in U16 e in Serie D, venendo inoltre selezionata per il Trofeo delle Regioni del 2013. L’anno successivo si è divisa ancora tra Under 16 e Serie D, mentre nella stagione 2014/15 è salita di un gradino, militando tra Serie C e Under 18.
I risultati ottenuti le sono valsi il salto nel volley nazionale: nel 2015 ha affrontato il primo campionato di B1 con la Igor, bissando l’esperienza l’anno successivo all’Adro Monticelli Brescia, compagine con cui è approdata fino alle semifinali playoff per la promozione in A2.
Nel 2017/18 il passaggio in A2 con la maglia della Golden Tulip Caserta, quindi, l’estate successiva, la prima chiamata di Olbia, società in cui ha avuto modo di farsi apprezzare pur all’interno di una stagione poco fortunata. Lasciata l’Isola, Tajè ha ben figurato a Macerata e Sassuolo, sempre in A2. Nel dicembre 2020 il ritorno alla “sua” Igor Novara, stavolta nel massimo campionato, mentre nell’ultima stagione è stata una delle protagoniste della Ranieri International Soverato capace di arrivare fino agli ottavi di finale playoff. Per lei 151 punti messi a terra in 22 gare disputate. Ora il ritorno in Sardegna.
LE PAROLE DI SARA TAJE’-
« Sono stata contattata sia dalla società che dal coach Guadalupi entrambi hanno ammesso di volermi riportare a Olbia già da tempo. Cosa mi ha spinta a tornare? Innanzitutto gli ottimi ricordi dell’esperienza passata: in Sardegna sono stata benissimo, sia dentro che fuori dal campo. Inoltre ho ricevuto delle referenze molto positive sull’allenatore. Ci ho parlato al telefono e mi ha impressionata in positivo. Per queste ragioni torno all’Hermaea più felice che mai. Sono passati pochi anni dall’ultima volta che sono stata a Olbia, ma a ripensarci mi sembra un’eternità. Ho cambiato varie squadre, e devo ammettere che l’esperienza in A1 a Novara mi ha cambiata. Ogni allenamento mi consentiva di imparare qualcosa, e ne sono uscita decisamente arricchita. Anche a Soverato, lo scorso anno, credo di aver fatto un buon lavoro a prescindere dagli alti e bassi che possono sempre capitare. Mi sento maturata in generale, sia tecnicamente che mentalmente. Le prospettive per il prossimo campionato? So di dover migliorare e potenziare alcuni aspetti del mio gioco, ma non mi spaventa. Anzi, non vedo l’ora di iniziare a lavorare. L’Hermaea arriva da un buonissimo campionato, con la qualificazione ai playoff e alla Coppa Italia: mi auguro di ripetere gli stessi risultati e, perché no, migliorarli. Sono molto fiduciosa ».