S.G.IN MARGNANO (RIMINI)- La Omag S.G. In Marignano risolve rapidamente il problema legato alla panchina, apertosi con l'addio a Stefano Saja approdato a Roma. Il tecnico della prossima stagione sara Enrico Barbolini, allenatore che viene da stagioni molto positive a Sassuolo. Barbolini sarà affiancato dal Vice Alessandro Zanchi a cui vanno riconosciuti i risultati e il buon lavoro di questi quattro anni.
Tutto questo rappresenta un importante base di partenza e dimostra la ferma volontà di una Società di cercare di fare il possibile per regalare al territorio un’altra stagione in Serie A. Il cambio dell’allenatore porterà sicuramente rinnovati stimoli a tutto l’ambiente e l’esperienza di Enrico Barbolini sarà il valore aggiunto per affrontare una Serie A2 con maggiore tranquillità.
LE PAROLE DI ENRICO BARBOLINI-
« Le mie esperienze pallavolistiche cominciamo molto presto sia come giocatore che come allenatore in una delle innumerevoli società Modenesi, cercando di far convivere le due passioni fino a quando possibile, poi il volermi migliorare come allenatore mi ha permesso di allenare varie realtà modenesi fino alla serie B e consentendomi nel frattempo di affrontare esperienze di collaborazione part-time con squadre di serie A e con la Nazionale Seniores femminile e con la Nazionale Tedesca. Nel recente passato ho svolto il ruolo di assistente allenatore in serie A1 a Modena per tre stagioni, fino a che partendo da una squadra giovanile (U18) grazie alla voglia di sviluppare un progetto giovane sulla città di Sassuolo abbiamo conquistato la serie A2 dove ho lavorato nelle ultime 3 stagioni ».
Come hai visto la Consolini in questi ultimi anni da avversario?
« Giocare contro San Giovanni è sempre stato difficile dal punto di vista sportivo in quanto ha sempre messo in campo una bella pallavolo, devo anche ammettere che soprattutto nelle partite giocate a San Giovanni si percepiva la determinazione e la professionalità di una società organizzata e coesa ».
Qual è l’obiettivo che ti poni per quest’anno?
« Difficile darsi degli obiettivi così a caldo sicuramente l’obiettivo di continuare a crescere sarà decisivo per affrontare un campionato in modo determinato e il più possibile da protagonisti. Ho sempre creduto che le squadre crescono e ottengono risultati se tutte le componenti della società sono ambiziose e spingono, ognuno nel proprio ruolo, verso l’eccellenza. Ho già avuto modo di parlare con parte dello staff e i concetti di condivisione e continua ricerca del miglioramento saranno elementi determinanti per poter lavorare al meglio ».
Quale sarà il contributo più grande che apporterai alla squadra o quale impronta vorresti dare?
« Non ho una mia idea rigida di come si allena o di come si gioca penso che la qualità migliore di uno staff sia quella di cercare il vestito migliore da far indossare alla squadra senza timore di apportare continuamente correzioni e allo stesso tempo innescare un senso di ambizione che possa spingere chiunque verso i propri limiti tecnici e umani. Mi piace dire che per superare i propri limiti bisogna prima arrivarci vicino con il lavoro quotidiano ».