Roma quarto colpo: Asia Cogliandro

Proviene da Cutrofiano la centrale di Busto Arsizio che vanta due anni di esperienza in A1 con Filottrano
Roma quarto colpo: Asia Cogliandro

ROMA- Asia Cogliandro è una nuova giocatrice dell' Acqua & Sapone Roma. La forte centrale di Busto Arsizio è il quarto tassello nella costruzione della squadra affidata per la prossima stagione a Luca Cristofani.

Il potente posto 3, con sangue del Sud nelle vene, ma cresciuta nelle Langhe, dopo aver indossato nell’ultima stagione la maglia di Cutrofiano in A2 e, in precedenza, quella di Filottrano in A1, scenderà in campo con il dorsale numero #13 delle lupe romane.

Dopo Arciprete, Spirito e Rebora, l’annuncio di Cogliandro completa 7 giorni di grandi movimenti per la società romana sponsorizzata, anche nella prossima stagione, dall’Acqua & Sapone, marchio leader in Italia nella distribuzione e vendita di prodotti per la casa e il corpo.

LE PAROLE DI ASIA COGLIANDRO-

« Roma è una gran piazza, un palcoscenico che merita l’élite del volley. Una società ben organizzata, con un grande staff, dai fisioterapisti, ai preparatori, all’allenatore tutti di primo livello. Luca Cristofani lo conoscevo dalle nazionali giovanili. Ho voglia di obiettivi ambiziosi e qui non manca nulla per raggiungerli ».

Spontanea e diretta com’è, aggiunge.

« Vengo a Roma per vincere, avevo anche proposte di A1, ma ho preferito questa sfida. Come giocatrice so di avere dei limiti a muro e credo che con Luca potrò lavorare su questo fondamentale e crescere ulteriormente. Sono cosciente di poter fare bene in attacco, la fast è la mia specialità. Non mi preoccupa che una parte della squadra sia giovane e alla prima esperienza in A2, per me non conta l’età, conta quanto spingi. Se dai il 100% sempre è importante, soprattutto in partita. Chi non lo fa non mi piace e glielo dico, sono fatta così ».

Cogliandro, che conosce Roma dove si trasferirà accompagnata dal suo cane Kyra e dai suoi 2 gatti, ci racconta alcune cose di se stessa.

« Vorrei riuscire a vedere la Fontana di Trevi deserta, o almeno con poca gente, non ci sono mai riuscita. Devo sbrigarmi a scendere nella capitale perché più avanti sarà difficile. Mi piace ballare e cantare, ma durante il campionato al massimo esco a fare una pizza e a letto presto. Ho 28 tatuaggi, parlano della mia vita, mi piacerebbe a fine stagione aggiungerne uno importante che parlasse di questa esperienza ».

Ci saluta con una riflessione e una promessa.

« Tante individualità fanno un collettivo e con un collettivo unito si fanno grandi squadre. Sono contenta di iniziare questa esperienza con le mie nuove compagne di squadra, con i tifosi, con questa società in questa città, spero che, alla fine dell’emergenza, venga più gente possibile a vedere le partite. Insieme faremo grandi cose, ne sono certa ».

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