Sofia Rebora da Mondovì a Roma

La centrale genovese ha accettato le proposte della società giallorossa e del suo allenatore Luca Crisofani
Sofia Rebora da Mondovì a Roma

ROMA- Dopo Ilaria Spirito l'Acqua&Sapone Roma sistema anche il reparto delle centrali con l'ingaggio di Sofia Rebora, nata nel ’93 a Genova, altezza 179 cm..

Dopo 3 anni da titolare con la maglia della Lpm Pallavolo Mondovì e una lunga esperienza in serie A2, la forte posto 3 ligure approda nella squadra della capitale.

Indosserà la maglia numero #15 come nelle stagioni precedenti, ma questa volta il numero sarà stampato sui colori giallorossi romani.

LE PAROLE DI SOFIA REBORA-

Sofia spiega così i motivi per cui ha accettato la proposta di Roma:

« Mi è piaciuto l’approccio della società, sia il DS che l’allenatore sono stati molto convincenti, ho avuto da subito l’impressione di un buon progetto con obiettivi ambiziosi. Giocare per la capitale d’Italia ha un significato speciale. Personalmente, poi, amo Roma, l’ho conosciuta in gita scolastica anni fa e ci sono stata varie volte a trovare delle compagne di squadra romane, mi ha affascinato e, nel tempo libero che avremo, spero di poterne scoprire tutti gli angoli segreti e la sua profonda bellezza, senza dimenticare le delizie gastronomiche locali ».

Le sue caratteristiche si riassumono nell’autoritratto che ci fornisce presentandosi.

« Sono una persona estremamente tranquilla fuori dal campo, molto disponibile, anche autocritica, infatti ammetto di essere un po’ lunatica, ogni tanto. Dedico tanto tempo al mio cane, Maya è un labrador femmina che mi accompagna ovunque. In campo mi trasformo, in partita divento agonisticamente aggressiva, sono molto grintosa, la voglia di vincere mi assale e cerco di coinvolgere tutta la squadra ».

Le aspettative per questa stagione, Rebora, le ha confessate anche al suo nuovo allenatore.

« Ho una gran voglia di migliorare, pur avendo 27 anni, ho detto a coach Luca Cristofani che sono disposta a rimanere anche più tempo in palestra per lavorare su tutto ciò che serve. E’ una stagione che vorrei diventasse un po’ il riscatto anche per Roma che merita altri palcoscenici, lo scorso anno la società aveva allestito una squadra molto forte, ma i risultati non sono arrivati, dobbiamo provare a fare meglio. Tra i miei tanti tatuaggi ne ho uno che è il mio motto “testa e cuore”, vorrei che riuscissimo a mettere in campo questi due valori. Lo dirò anche alle compagne più giovani che spero, insieme alle altre ragazze più esperte, di poter aiutare a crescere nel corso del campionato ».

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