Conegliano a tutto gas. In quest'anno di grazia la compagine veneta si gode la sua stagione nelle vigne del Signore. Il cammino dell'Imoco è iniziato con l'innesto di Paola Egonu, l'unica arma non convenzionale che il panorama azzurra presenti in questo momento, sia al femminile che al maschile. Ma questo è stato solo il tassello finale di una formazione fortificata dalla continuità si tecnica che agonistica. Così è nata la squadra che ha già raccolto,con una certa facilità, la Supercoppa e poi ha costruito il suo primo acuto internazionale con la conquista del Mondiale per Club. Oggi un altro appuntamento che conta. Alle 18 l'Imoco scende in campo a Busto Arsizio, contro le padrone di casa. In palio c'è la Coppa Italia, quel trofeo che è sfuggito negli ultimi due anni. Per due volte è stata l'Igor Novara a beffare la squadre di Daniele Santarelli. Oggi Novara non c'è, il suo cammino si è concluso ai quarti. Per Conegliano è già un piccolo passo verso il trofeo, ma c'è sempre Busto. Il tecnico delle lombarde, Stefano Lavarini, ieri ha detto che la sua squadra ha il compito di scendere in campo con la mente libera. E' l'unica arma che può usare per mettere in difficoltà Conegliano. La pressione è tutta sulle sue spalle.