Novara resta alla finestra. Oggi si disputano, a Busto, le semifinali della Coppa Italia e la squadra che si è aggiudicata le ultime due edizioni non c'è. Ci ha pensato Monza, un po' a sorpresa, a gettare giù dalla torre le azzurre. E lo ha fatto andando a vincere a Novara. Così domani a cercare il tris , in tre anni, sarà, con ogni probabilità, Paola Egonu con Conegliano. E qui arriviamo al dunque. L'Agil Novara ha costruito, in due annate con l'opposto della Nazionale, un percorso esaltante che è culminato con la conquista della Champions League. L'addio di Paoletta non poteva che avere contraccolpi. La dirigenza novarese ha scelto di rivedere il progetto perché era inutile inseguire Conegliano ibn questa stagione che si annuncia da favola. Si è pensato a gettare le basi per un nuovo ciclo, si è faticato a trovare, come ammette il patron Fabio Leonardi, nel ruolo di opposto e si è pagato dazio per gli infortuni di inizio campionato. In tutto questo L'Igor ha trovato la forza per disputare un Mondiale per club da protagonista. La vittoria alla fine è andata all'Imoco. Era inevitabile. Questo è l'anno delle venete.