La Champions League riparte con otto italiane in pista. Sono quattro le squadre iscritte nel torneo maschile, quattro in quello femminile. E' la prima volta e la Cev ha voluto premiare l'alto livello qualitativo dei due massimi campionati italiani con due wild card che sono andate a Trento e Scandicci. La voglia di ripartire è tanta, per lasciarsi alle spalle la stagione del lockdown, delle competizioni interrotte e dei sogni spezzati. Ad esempio quello dell'Imoco Conegliano. Domani in Lussemburgo il primo atto ufficiale della prossima edizione, però non mancano i problemi di percorso. In primo luogo la complessità organizzativa del preliminare che condiziona, soprattutto, Trento per via delle possibili sovrapposizioni con il calendario nazionale. Poi la questione dell'evoluzione della pandemia. Se in alcune nazioni europee i livelli di contagio resteranno così alti sarà difficile gestire tappe e spostamenti. Si potrebbe ricreare una logica di veti e risultati a tavolino come nella prima settimana di marzo, prima della chiusura della stagione. Una situazione pesante che potrebbe spingere verso una rinuncia. Il campionato da portare a termine è la priorità ma annullare per il secondo anno consecutivo il palcoscenico europeo vorrebbe dire perdere tanto.