MONDOVI’ (CUNEO)- Matteo Paoletti torna a giocare a Mondovì dove è stato già protagonista nelle stagioni 2016/17 e 2017/18. Dopo due anni a Potenza Picena,l'opposto torna al PalaManera dove ha lasciato tanti estimatori. Il martello marchigiano, 2,03 metri e 38 anni è uno dei giocatori dal più alto rendimento del campionato.
Due stagioni particolari per lui quelle vissute in Piemonte: la prima costellata dal brutto infortunio al gomito che l’ha tenuto lontano dai campi per qualche mese, la seconda cominciata in salita e conclusa alla grande. La squadra visse un’annata tra alti e bassi ma nella seconda parte del campionato si risollevò, e Paoletti concluse quella stagione da miglior marcatore della A2.
LE PAROLE DI MATTEO PAOLETTI-
Ora, il grande ritorno. Cosa ti ha spinto a tornare a Mondovì?
«È facile rispondere, perché lì sono stato benissimo. La società mi ha sempre trattato bene, anche nel momento difficile dell’infortunio, e con i tifosi si è sviluppato un rapporto particolare: ho continuato a sentirli anche in questi due anni. Ho solo ricordi piacevoli, ritorno in un posto in cui mi sono trovato molto bene».
Paoletti ha l’entusiasmo di un ragazzino.
«Mi sono ritrovato a giocare in A3 per la riforma che ha deciso la Lega, ma non mi sono mai sentito un giocatore di categoria inferiore. A prescindere dalla Serie, comunque, sento ancora di poter dare molto».
L’opposto conosce già alcuni dei suoi prossimi compagni: nell’ultimo anno a Mondovì ha condiviso lo spogliatoio con Borgogno, con cui aveva già giocato ad Ortona. Non ha, invece, mai incrociato il tecnico Mario Barbiero.
«Lui ha lavorato molto con i giovani nella sua carriera, l’ho sentito prima di firmare e mi ha detto cosa si aspetta da me. Il progetto di squadra che mi ha presentato mi ha convinto, credo che potremo toglierci delle belle soddisfazioni».
In chiusura, un pensiero per i tifosi dell’Hagar group.
«Non vedo l’ora di tornare a Mondovì per riabbracciarli, mi auguro che all’inizio della prossima stagione le restrizioni per il Covid siano superate. Vivere la pallavolo senza tifosi è brutto, e per Mondovì il loro calore è fondamentale».
LE PAROLE DEL TECNICO MARIO BARBIERO-
«Cercavamo un atleta esperto in quel ruolo, che potesse dare affidabilità e continuità. Matteo è perfetto in questo senso: è un giocatore maturo ma molto determinato a fare bene, si è da subito mostrato molto motivato a lavorare con noi. Sono certo che darà un apporto importante».