Piacenza, troppi errori: è Trento l'anti-Perugia

Anastasi: «Avvio pessimo, però bravi a muro e in difesa». Soli: «In attacco si è visto che non siamo ancora splendidi»
Piacenza, troppi errori: è Trento l'anti-Perugia© FIORENZO GALBIATI

C'è un confine sottile tra vittoria e sconfitta, e Trento lo ha oltrepassato nel big match dell'ottava giornata di Superlega, superando 3-1 Piacenza e consolidando il ruolo di principale inseguitrice di Perugia nella corsa al titolo di campione d'inverno. L'Itas Trentino ha mostrato maggiore cinismo, sfruttando le difficoltà di una Gas Sales Bluenergy Piacenza incapace di incidere dalla linea dei nove metri, con ben 30 errori in battuta che hanno pesato come un macigno sul risultato finale.

Le parole di Soli e Anastasi

Fabio Soli, tecnico dei trentini, si è detto soddisfatto: «Dal punto di vista del risultato credo di sì, perché tre punti qua a Piacenza sono importanti. Loro non erano al completo, noi ancora non siamo splendidi. Si è visto nelle percentuali di attacco e in alcune situazioni di gioco, dove abbiamo bisogno ancora di viverle con più serenità per poterle affrontare con tutto quel bagaglio tecnico che questa squadra ha e che ha dimostrato già quest'anno di poter mettere dentro al campo». Pesano su Piacenza le assenze di Kovacevic e Simon, unite alle non perfette condizioni di Maar, che hanno ulteriormente penalizzato la prestazione. Andrea Anastasi, allenatore della squadra emiliana, ha analizzato con lucidità i problemi emersi: «Onestamente abbiamo iniziato molto male (10-20 nel primo set, ndr), poi abbiamo iniziato a migliorare sotto il profilo del gioco. Guardando le statistiche queste dicono che siamo stati efficaci, ma abbiamo battuto malissimo tutta la gara, con una quantità di errori che non è possibile. Quando siamo riusciti a mantenere un livello normale di battuta, siamo stati bravissimi a muro e in difesa. Il side-out ha funzionato, ma la fase break è stata deleteria». La partita è stata a tratti altalenante. Un primo set dominato da Trento con 7 muri punto contro una Piacenza intimorita. Poi nel secondo set la squadra di casa ha mostrato segnali di risveglio, facendo capire che la partita non sarebbe stata un monologo. Nel terzo set, i biancorossi hanno trovato il guizzo per portarsi a casa il parziale, pur con una percentuale d'attacco molto bassa (37%), approfittando degli errori dei trentini (ben 9, quanti concessi nel primo e secondo set sommati).

Soli e l'importanza del ritmo gara

Fabio Soli ha sottolineato l'importanza di mantenere il ritmo gara: «Giocheremo tanto in questo momento e alleneremo poco, quindi sarà importante mettere tutto il focus che abbiamo, come oggi, nelle difficoltà. Non aspettandoci di doverle a tutti i costi sempre prevenire, ma di saperle vivere e risolverle come abbiamo fatto oggi». Il quarto set ha visto Trento riprendere il controllo, con Kamil Rychlicki protagonista nei momenti chiave, qui Piacenza ha avuto comunque l'opportunità di rientrare in partita portandosi in più occasioni a ridosso dell'avversario nel finale di set, senza però riuscire a concretizzare a causa di ulteriori errori al servizio.

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