La Supercoppa Fineco è quella manifestazione che giocano in tanti, ma alla fine vince sempre Conegliano. Sono otto quelle incamerate dalla squadra di Daniele Santarelli, sette delle quali vinte consecutivamente, l'ultima al tie-break ieri sera nel sold out del Palazzo dello Sport di Roma (10.300 spettatori, record di pubblico negli eventi di Lega Pallavolo Femminile). Una vittoria arrivata per la seconda volta consecutiva contro Milano, ieri sera generosissima, al punto da aver anche accarezzato l’impresa. Che impresa sarebbe risultata a tutti gli effetti, considerando che la Numia di Stefano Lavarini era arrivata a Milano (nascondendolo, senza motivo) senza Paola Egonu. L'opposta azzurra, che ha saltato così anche la partecipazione alla trasmissione televisiva "Ballando con le Stelle", dove erano attese tutte le azzurre presenti nell'appuntamento romano, a inizio settimana ha accusato una sinusite acuta che ha spinto il club a lasciarla a casa per consentirle di seguire le giuste cure. Al suo posto, Lavarini ha schierato la francese Cazaute.
Una vittoria firmata Fahr
Lei in diagonale con Alessia Orro, al centro Sylla e Daalderop in posto 4, Danesi e Heyrman centrali, la dinamica giapponese Fukudome come libero. Conegliano, aspettando la cinese Zhu (arriva la prossima settimana), ha risposto con Wolosz e Haak, Gabi e Lanier in posto 4, Fahr e Chirichella al centro, De Gennaro libero. È stata una vittoria firmata da Sara Fahr, la centrale azzurra capace di essere l'unico vero riferimento con continuità per tutta la gara della palleggiatrice della Prosecco Doc Imoco Conegliano, Asia Wolosz. Il posto 3 ha chiuso la gara con il 73% in attacco, devastante nel quarto set, quello che ha visto le venete rimontare. È stata premiata giustamente a fine partita con il riconoscimento di MVP, miglior giocatrice della gara. Con Milano avanti 1-0 nel computo dei set, nel secondo parziale sembrava che Sylla (per lei una prova di gran spessore, la migliore delle sue, top scorer della gara con 24 punti) e compagne potessero prendere il volo partendo di slancio: 1-5, poi 5-10 e 7-12. Ma qui Conegliano, con Lukasik in campo, torna a stringersi e a ritrovarsi, incassando generosi errori delle avversarie, messe sotto pressione dalla battuta veneta.
"Fatto qualche errore di troppo, ma..."
Da 7-12 a 17-13, parziale di 10-1 per Conegliano. Una gara ricca di alti e bassi, con l'Imoco a inseguire e anche a cercare di innestare pedine nuove. Giornata no per il talento brasiliano Gabi (43% in attacco, 25% in efficienza, 6 punti subiti in ricezione), meglio la neo dottoressa Cristina Chirichella, schierata da Santarelli titolare in diagonale proprio con Fahr, bene a muro: "È stata una partita difficile, tanto difficile. Abbiamo tirato fuori la grinta perché abbiamo affrontato dei momenti di difficoltà. Abbiamo fatto, secondo me, qualche errore di troppo, però bene l'atteggiamento e abbiamo tantissimo margine". Lavarini, al primo appuntamento stagionale alla guida della squadra lombarda, forse ci aveva creduto a metà del quarto set: "Oggi si giocava per un trofeo, quindi conta solo il risultato. Ci è mancata un po' di aggressività nel finale del quarto set e nel tie-break. Sono comunque molto orgoglioso della prestazione delle ragazze. La differenza tra noi e Conegliano l'ha fatta il coraggio sulle palle decisive".
Il tabellino
Conegliano-Milano 3-2 (20-25, 25-16, 21-25, 25-23, 15-11)
Prosecco Doc Imoco Conegliano: Braga Guimaraes 16, Fahr 17, Haak 20, Lanier 2, Chirichella 8, Wolosz 3, De Gennaro (L), Lukasik 10, Bardaro, Adigwe. Non entrate: Arici (L), Lubian, Eckl, Seki. All. Santarelli.
Numia Vero Volley Milano: Sylla 24, Danesi 5, Cazaute 17, Daalderop 19, Heyrman 13, Orro 3, Fukudome (L), Konstantinidou 1, Marinova 1, Kurtagic, Guerra. Non entrate: Guidi, Pietrini, Gelin (L). All. Lavarini.
Arbitri : Curto, Verrascina.