RAVENNA- Una tristissima notizia scuote il mondo della pallavolo italiana, all’età di 80 anni ci ha lasciati Giuseppe Brusi: uno dei più grandi dirigenti del nostro sport. Dopo una lunga malattia, affrontata sempre con coraggio e determinazione, Giuseppe, “Peppone” per gli amici, si è spento in serata.
Con il dirigente romagnolo se ne va una delle figure che ha contribuito maggiormente a rendere grande il volley italiano, legando indissolubilmente la sua carriera a Ravenna.
Per venti anni, infatti, il nome di Brusi ha coinciso con vittoria, nel volley femminile negli anni ‘80, nel maschile negli anni ‘90. Le donne, la prima grande intuizione con l’Olimpia Ravenna che nacque nel 1965. La sua visione era stare un passo avanti agli altri per scelte e soprattutto per mentalità: ingredienti grazie ai quali arrivarono successi in serie tra Campionato e Coppe, trasformando l’Olimpia Ravenna in un esempio e un modello di stile e gioco.
Nel 1987 Giuseppe Brusi, dopo 7 scudetti consecutivi, insieme a una cordata d’imprenditori locali decise di passare al settore maschile, rilevando il titolo sportivo dalla Casadio e iscrivendo la squadra al campionato di serie A2 maschile.
L’entrata del gruppo Ferruzzi, arrivato tra il 1989 e il 1990 a Ravenna, diede inizio alla rivoluzione del volley e anche in quel caso Brusi si dimostrò un passo avanti. Con delle scelte mirate Giuseppe costruì una squadra magica. Gli statunitensi Kiraly e Timmons, insieme ad Andrea Gardini, Fabio Vullo e Vigor Bovolenta regalarono subito lo scudetto. Seguirono poi nel 1991 in Brasile il trionfo al Campionato del Mondo per Club contro i padroni di casa del Banespa. La stagione seguente arrivò in Grecia la Coppa dei Campioni (1992). Titolo che Ravenna difese nelle due edizioni consecutive: 1993 e 1994.
Brusi, nonostante la malattia, fino agli ultimi giorni ha dimostrato il suo infinito amore per la pallavolo, presenziando agli Europei 2023 e poi attraverso telefonate e messaggi, sempre pronto a dare un consiglio o un suggerimento.
La scomparsa di Giuseppe lascia un vuoto profondo nel mondo del volley, ma anche una grande eredità, per la quale tutto il movimento pallavolistico italiano deve essergli grato.
Su indicazione del presidente federale Giuseppe Manfredi su tutti i campi di pallavolo nel week end verrà osservato un minuto di silenzio per onorare la memoria di Giuseppe Brusi.
Il presidente Manfredi, i vicepresidenti Adriano Bilato e Luciano Cecchi, il segretario generale Stefano Bellotti, il Consiglio Federale, e tutta la Fipav inviano alla famiglia di Giuseppe sentite condoglianze.