TORINO - Come un anno fa. L’esame della semifinale di Volley Nations League contro gli Stati Uniti è finito male, un 3-0 per gli Usa senza che gli azzurri riusciremo mai a regnare al gioco degli avversari. Un anno fa a Bologna fu la Francia a tarparci le ali e impedirci di arrivare in finale. Ora è toccato agli statunitensi e non ci sono alibi. Ne è consapevole Simone Gianelli:«Gli USA hanno giocato una pallavolo di più alto livello rispetto alla nostra, non siamo riusciti a controbattere e a contrastare il loro gioco». In casa azzurra invece ha funzionato pochissimo: qualche colpo ostinato di Alessandro Michieletto, il servizio di Gianluca Galassi. Troppo poco contro una formazione in palla. Oggi si gioca per il bronzo contro il Giappone e la squadra deve reagire subito. Un anno fa contro la Polonia gli azzurri non ci riuscirono e della sconfitta ancora brucia. Come ha dichiarato Yuri Romanò. Con il Giappone servirà pazienza, concentrazione, resistenza fisica per avere ragione di un gruppo, quello nipponico, votato alla dedizione assoluta alla difesa e alla precisione nei colpi. Sarà una faticaccia e gli azzurri non ne verranno a caso se non reagiranno al torpore in cui sono sprofondati ieri sera contro gli Stati Uniti.