Paola Egonu e Italia, ricominciamo

L'azzurra è stata protagonista assoluta della finale di Champions League vinta dal Vakif ed è proiettata verso il futuro: «Ritorno cresciuta e più consapevole»

TORINO - Paola Egonu e Italia, ricominciamo. La finale di Champions League, disputata a Torino ieri e vinta dall’opposto azzurro con il Vakif, è stata vissuta da Paola, e da tutti gli osservatori, come un lungo messaggio rivolto alla pallavolo italiana e ai tifosi. Alla fine, nonostante la sua solita reticenza a parlare con i giornalisti, è lei stessa a dare l’indizio giusto: «Questa è stata una stagione tosta. Ritorno in Italia cresciuta e più consapevole». È il messaggio più importante, quello che tutti volevano sentire. Perché sotto la guida del maestro Guidetti l’azzurra ha trovato la forza per superare le difficoltà e lasciare il segno. L’Eczacibasi è stato seppellito sotto il peso dei suoi 40 punti. Altrettanto importante è stato il lavoro delle compagne per annullare Tijana Boskovic, la rivale di Paola nel ruolo di opposto. Questa è l’altra lezione di cui devono fare tesoro società di club e Federazione per trasformarla in un arma letale, come sa essere Paola Egonu. In primo luogo la Nazionale che inizia il percorso che la porterà all’Europeo e alle qualificazioni per le Olimpiadi. Meglio farlo con una Egonu così, ma avendo imparato come gestirla.

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