Eugenio Gollini si dimette dal Consiglio Federale

Il dirigente modenese, in aperto contrasto con l'attuale gestione della Fipav ha rassegnato le dimissioni  " In questo consiglio non è possibile partecipare attivamente ai compiti di gestione ed indirizzo generale cui siamo preposti " si legge tra l'altro in una lunga nota pubblicata oggi sui social
Eugenio Gollini si dimette dal Consiglio Federale

ROMA- Il Consiglio Federale della Fipav è stato scosso oggi dalle dimissioni di Eugenio Gollini, esperto dirigente già presidente di Modena, eletto nel 2021 nella squadra del Presidente Giuseppe Manfredi. Gollini ha motivato la decisione in una lunga nota affidata ai social nel quale contesta all'attuale vertice la volontà di escludere il Consiglio dalle decisioni importanti e dalla gestione delle attività.

Eugenio Gollini, consigliere federale eletto nell’ultima tornata elettorale che ha portato Giuseppe Manfredi alla Presidenza, ha rassegnato oggi le dimissioni in aperto contrasto con l’attuale gestione della Fipav. In una lunga nota affidata ai social, Gollini ha spiegato i motivi che l’hanno portato a questa decisione dolorosa ma ponderata.

Queste le parole di Eugenio Gollini

« Oggi con dispiacere ma tanta serenità ho rassegnato le mie dimissioni dal Consiglio Nazionale della Federazione Italiana Pallavolo.

Ho deciso di candidarmi al Consiglio della Federazione Italiana di Pallavolo con l’aspettativa, credo legittima, di partecipare attivamente all’organo a cui lo Statuto riserva ed affida i compiti di gestione ed indirizzo generale, di disciplina e coordinamento dell’attività, di predisposizione dei programmi per il conseguimento dei fini istituzionali.

Ho sperimentato, invece, che molto raramente il Consiglio può assumere il ruolo di gestione ed indirizzo generale, oltre che di controllo, ma è relegato a luogo di mera ratifica di decisioni assunte da pochi altri.

Luogo in cui vengono riportate informative, a volte tardive, e troppo spesso senza possibilità alcuna di intavolare un vero dibattito volto a valutare soluzioni alternative a quella prospettata.

Quando mi sono candidato ho condiviso il Bilancio Programmatico di esercizio proposto dal Presidente ed apprezzato in particolare il riferimento alla “trasparenza” e al “rigido rispetto dello Statuto in ordine alle attribuzioni ed ai ruoli dei diversi componenti ed organi politici ed amministrativi”.

Devo, purtroppo, constatare che il significato che io attribuisco a “trasparenza” e “rigido rispetto” dello Statuto è di gran lunga differente da ciò che ho visto attuare in questi due anni.

In più occasioni, anche pubbliche, ho manifestato il mio disagio ed avvisato che non sarei rimasto seduto sulla comoda poltrona di un tavolo dove non vengono rispettati pienamente i dettati statutari senza poter svolgere il ruolo affidato in coerenza con la mia personalissima coscienza.

Non ho intenzione, in questo momento, di entrare nello specifico delle decine di situazioni e casi particolari che hanno determinato il mio pensiero. Sarebbero necessarie alcune giornate di sgradevole analisi di fatti, alcuni dei quali idonei da soli a determinare il mio convincimento.

Sono ben consapevole dei tanti successi e delle splendide iniziative che la Federazione ha raggiunto e posto in essere ma altrettanto infastidito da comportamenti e decisioni che non mi sono per nulla chiari e trasparenti o che proprio non mi appartengono.

Gli uni e gli altri accadono e continueranno ad accadere con e senza di me. Dei primi continuerò ad essere felice spettatore, dai secondi mi dissocio da oggi da ogni genere di responsabilità politica e giuridica.

Continuare l’esperienza presupporrebbe un atto di fiducia nei confronti del Presidente e del Segretario Generale. Fiducia che è venuta irrimediabilmente a mancare.

Conseguentemente, nel ringraziare tutte le persone con le quali ho condiviso questo percorso, rassegno al Consiglio e al Presidente le mie dimissioni da Consigliere FIPAV augurando alla Federazione di raggiungere i successi che merita.

Ringrazio in particolare tutti coloro che si sono impegnati per supportare la mia candidatura e tutte le società che mi hanno concesso la fiducia attraverso il voto. A loro, oltre che il ringraziamento, vanno le mie scuse per questa resa anticipata ».

 

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