Diamo a Thompson quel che è di Thompson

L'opposto statunitense è la trascinatrice del Vero Volley in questi playoff e ha fatto tremare Conegliano. Eppure Milano la sostituirà con Egonu e Jordan andrà al VakifBank

TORINO - Il Vero Volley esce da gara 1 di finale scudetto con una certezza in più: contro Conegliano l’opposto Jordan Thompson si è confermata in stato di grazia. I 36 punti realizzati contro l’Imoco parlano da soli ma ancora di più parlano per la statunitense il gioco e l’intensità con cui sta trascinando il gruppo. Dopo un avvio di stagione senza troppi acuti la statunitense è esplosa nel corso dei playoff e si è trasformata nel catalizzatore di tutte le folate offensive delle monzesi. Eppure Milano ha già fato altre scelte. Da un altr’anno quel posto sarà di Paola Egonu e in Turchia al VakifBank di Guidetti, andrà proprio Jordan Thompson. Uno scambio che porta in Dore tanto a tutte e due le società. A Milano arriva una giocatrice, dalle enormi potenzialità, che fa sempre molto discutere e tiene occupate le prime pagine dei giornali. Un eccezionale volano di visibilità. Al VakifBank arriva una giocatrice dai grandi colpi che conosce già il campionato turco perché ha militato sia nell’Eczacibasi che nel Fenerbahce. Uno scambio come quello avvenuto un anno fa sulla tratta Conegliano-Vakif. Tra un anno potremo stabilire chi ha fatto la scelta più giusta. Ora c’è ancora una serie di finale da giocare e Milano ha tutto per impensierire l’Imoco. Del resto ieri sera lo ha già fatto. Paola Egonu invece si aggrappa alla finale di Champions League, il 20 maggio a Torino, per dare un senso alla sua avventura alla corte di Guidetti. Tra due settimane i bilanci saranno pronti.

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