TORINO - Verona non è più una sorpresa. La vittoria di ieri a Civitanova, valida per i quarti di finale playoff, era considerato da tutti possibile. Bastava guardare le statistiche delle due squadre per rendersene conto. Era una sorpresa all'inizio della stagione. Forte del suo attacco super ma fragile in ricezione. Ed è su questo aspetto che le altre hanno lavorato nella fase centrale della stagione per limitarla. Alla fine la squadra scaligera ha chiuso quinta la regular season, dopo una stagione ricca di alti e bassi. Ma ha trovato una quadra e ora sfodera una pallavolo aggressiva, giocando a viso aperto con qualsiasi avversario. Civitanova ha pagato i troppi errori e le sue fragilità acclarate nel corso dell'anno. Il progetto Verona viene da lontano ed è saldamente nelle mani di Radostyn Stoytchev che, insieme alla dirigenza ha messo insieme un organico di livello, cercando giocatori dove forse altri non hanno saputo guardare.
UOMINI D'ORO
I pezzi da novanta sono tre. C'è lo sloveno Rok Moži?, arrivato nel 2021/22 ad appena 20 anni, prima esperienza all'estero e ora, bloccato con contratto fino al 2025, è uno dei pezzi pregiati di Superlega. Poi Noumory Keita, opposto, con una ricezione da sistemare, viene schierato da Stoytchev martello ricevitore dando tantissima fisicità alla squadra. Infine c'è il russo Maksim Sapozhkov, una vera e propria rivelazione per il campionato italiano con i suoi 220 centimetri di altezza. Giocatore in prestito dal Novosibirsk. Verona non è più una sorpresa ed ora viene il bello. Perché nessuno più concederà quello che ha concesso Civitanova.