VakifBank, la difficile strada verso il dopo Egonu

Nonostante il contatto in essere con l'azzurra, la società turca ha sondato le migliori opposte. Ma ha ricevuto solo rifiuti. Ora ci prova con la russa Akimova

TORINO - Il VakifBank fatica a superare il possibilie dopo Egonu. Le strade della squadre guidata da Giovanni Guidetti e dell’opposta della Nazionale italiana sembrano allontanarsi sempre di più, anche se la società turca ha tempo fino alla fine di marzo per far valere il secondo anno di contratto. Eppure la serie di rifiuti collezionati dal Vakif nel mese di febbraio conferma ancora di più la volontà di recidere il legame con Paola Egonu, nonostante soli quattro mesi in presenza in maglia giallonera. Prima il Vakif ha sondato Tijana Boskovic ma l’Ecazacibasi ha risposto con un mega contratto per rinnovare con l’opposta serba campionessa del mondo. Poi ci ha provato con Melissa Vargas, la cubana di passaporto turco del Fenerbahce. Stessa storia di prima. Sarebbe stato immaginabile un ritorno sui propri passi. Invece no. Il Vakif rilancia la sua ricerca di un’alternativa per poter chiudere il conto con Paola. L’ultimo sondaggio è dei giorni scorsi e ne dà contro volebolmagazin.com.

RAPPORTI DI FORZA

La società di Istanbul ha bussato alle porte della giovane attaccante russa Vita Akimova, che tanto bene sta facendo con la maglia delle francesi del Volerò Le Cannet. Un ulteriore segnale di come il rapporto tra l’azzurra e la società turca sia giunto ad un punto in cui si valutano tutte le possibili opzioni alternative. Per il Vakif si tratta di una scelta difficile perché pensava di essersi blindato con Egonu e ora trova molte strade chiuse, inoltre ha rafforzato Conegliano con lo scambio che ha portato in Veneto Isabelle Haak e il terremoto attuale potrebbe ridisegnare i rapporti di forza tra società di Istanbul con un Vakif che perde il ruolo di società guida a favore delle sue avversarie storiche.

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