Il 'Giorno Perfetto': sono passati 20 anni

Lo scudetto della Piaggio Roma, quello straordinario 17 maggio del 2000. La Lazio Volley e Sport ha voluto ricordare quel magico, irripetibile, momento

ROMA-Sono volati via 20 anni da quel 17 maggio del 2000 quando la Piaggio Roma Volley, in un PalaEur stracolmo di gente ed entusiasmo, conquistava lo scudetto del Giubileo di pallavolo maschile scrivendo una pagina storica per tutto lo sport capitolino e nazionale.

La Lazio Volley e Sport, che annovera tra i suoi soci alcuni dei dirigenti che contribuirono a quella straordinaria impresa, ha voluto rievocare quel giorno senza festeggiamenti, visto il momento tragico che sta vivendo il paese, ma nel ricordo di quegli amici che, a vario titolo, diedero il loro fondamentale contributo a quel successo e che oggi, purtroppo, non ci sono più. La prima dedica non poteva che andare a Roberto Stracca, instancabile e vulcanico Addetto Stampa, per proseguire con Ferdinando Contrario, sempre pronto a bordo campo ad affiancare il figlio Ivan nel suo lavoro di scout-man, con Franco Favretto, Presidente del CP FIPAV di Roma che supportò con tutto il suo entusiasmo le tante iniziative promozionali che furono messe in atto, con Carlo Giuliani, fotografo ufficiale, che immortalò nei suoi scatti quella e le altre stagioni della Piaggio Roma Volley, con Pietro Milita, instancabile responsabile dell’allestimento del campo che gestì le attrezzature e coordinò gli asciugacampo e i raccattapalle con competenza e umanità per finire, solo per ordine alfabetico, con Roberto Rondoni, a quei tempi ancora nei panni di allenatore, impegnato a guidare il settore giovanile della società. Una dedica merita sicuramente anche Riccardo Di Lauro che non fu certo solo un semplice “fornitore” del taraflex su cui si svolse quella stagione trionfale, ma fu un amico affettuoso e sempre vicino. Senza dimenticare in questa occasione, però, anche amici come Vigor Bovolenta, Adelio Pistelli, Umberto Frisoni e altri che potrebbero, colpevolmente, essere sfuggiti alla menzione, ma che sono stati legati a quei colori prima, durante o dopo quella stagione.

Nel ricordo loro, dei tanti, troppi, che non possono più essere presenti per ricordare insieme quella data, che rimarrà scolpita per sempre nella storia della pallavolo e dello sport romano, la Lazio Volley e Sport ha pubblicato sul proprio canale You Tube il videoracconto di quel “Giorno perfetto” ideato e realizzato proprio da “Robertino” Stracca con la voce narrante di Alessandro Antinelli, ora affermato giornalista sportivo della RAI e a quei tempi speaker della Piaggio Roma Volley.

Un “Giorno perfetto”, quel 17 maggio del 2000, che fu solo l’ultimo atto di una cavalcata meravigliosa che vide quella squadra, formata da grandi campioni e grandi uomini, conquistare anche la Coppa CEV nella Finale di Firenze. Fu uno scudetto programmato quattro anni prima per raggiungere la finale proprio nell’anno del Giubileo, uno scudetto fortemente voluto dall’Amministratore Delegato Francesco Becchetti e dal Presidente Chicco Testa affiancati nella gestione dal Direttore Generale Vittorio Sacripanti. Uno scudetto conquistato da una squadra formata da grandi stelle come Marco Bracci, Andrea Gardini, Vladimir Grbic, Ihosvany Hernandex, Osvaldo Hernandez, Marko Klock e Paolo Tofoli affiancate da giovani e giovanissimi come Massimiliano Decio, Francesco Fortunato, Adriano Paolucci, Gianluca Saraceni, Fabio Leone e Gennaro Barozzino, alla cui guida era stato chiamato un “esperto” in scudetti come Gian Paolo Montali coadiuvato da Massimo Dagioni e dal suo fido preparatore atletico Gian Paolo Chittolini.

Per chi ebbe la fortuna di vivere il “Giorno perfetto” da protagonista e per quei 15.133 spettatori presenti, record ancora oggi imbattuto per una finale scudetto di pallavolo in Italia, il 17 maggio 2000 resterà per sempre una data indimenticabile. La dedica che la Lazio Volley e Sport, nella ricorrenza del suo ventennale, ha voluto fare ai tanti amici e protagonisti che non ci sono più, rende e renderà sempre il ricordo di quel giorno ancor più commovente

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