TORINO- La Polonia è Campione del Mondo e mai titolo fu più meritato. La squadra di Heynen, davanti ad oltre 4000 connazionali che hanno invaso il PalaAlpitour di Torino, hanno bissato il successo di quattro anni prima battendo ancora una volta il Brasile nell’atto finale del torneo. Il successo degli uomini di Heynen è stato nettissimo, al di la di ogni previsione. Un 3-0 (28-26; 25-20; 25-23) che non da adito a recriminazioni di sorta da parte della formazione carioca che questa sera ha giocato soltanto a sprazzi, dominata nettamente dai polacchi che, ad onta dei cinque set giocati ieri in semifinale con gli Stati Uniti, è apparsa stasera più forte ma anche più in palla fisicamente rispetto ai verdeoro. La partita si è trasformata presto in un monologo con Kurek eroe per una notte ed oltre. E’ l’opposto polacco il vero mattatore con 22 punti, 2 muri, 2 ace nello score. Finisce 3-0 (28-26; 25-20; 25-23). In delirio gli oltre 4000 tifosi presenti sugli spalti per loro sarà una lunga notte per le strade di Torino.
Ha diretto il match come primo arbitro Fabrizio Pasquali, premiato prima della partita dal Presidente della Fipav Bruno Cattaneo con una maglia azzurra, che ha chiuso con la finale di stasera una lunga e gloriosa carriera.
LA CRONACA DEL MATCH-
Brasile e Polonia si fronteggiano sfoderando tutte le loro armi migliori. Le due squadre si conoscono alla perfezione. Dal Zotto e Heynen hanno studiato alla perfezione i rispettivi avversari, pianificando mosse e contromosse tattiche. I due schieramenti ch funzionano alla perfezione. Schermaglie iniziali con sostanziale equilibrio rotto dalla Polonia che va avanti 8-6. Il Brasile rimane attaccato al set. Bruninho invita tutti i suoi attaccanti variando il gioco, dall’altra parte è Kurek il terminale offensivo, l’uomo che se la sente sempre calda. Il suo inizio è portentoso, alla fine del parziale saranno nove i punti nel suo score. Ma tutta la squadra in maglia rossa funziona. Il muro (cinque alla fine del set) è un arma importante. La formazione di Dal Zotto va sotto, in alcune fasi fatica e tenere il ritmo ma non molla, si rialza grazie al servizio, torna a farsi pericolosa. I polacchi non tremano e si arriva così all’elettrizzante volata finale che vede Kurek, assoluto protagonista ,killer dei brasiliani.
Kurek, sempre Kurek nel secondo set. La Polonia prende sempre più fiducia grazie al suo giocatore migliore, intorno al quale la squadra si trova che è una meraviglia. Ricezione, attacco e servizio sono le armi di cui dispongono i ragazzi di Heynen, tanta roba. I brasilani provano a difendersi, a lottare ma sembrano impotenti nei confronti di una formazione a cui riesce tutto. L’ingresso di William per Bruninho, nel morire del set, non sposta le cose. La chiude Kubiak con una parallela, una delle tante,davvero imperiosa.
Il Brasile è chiamato a reagire, a cercare di rientrare in partita ma non ne ha. La Polonia sente profumo di impresa, di grande vittoria. Riparte forte, fortissimo. Ognuno fa la sua parte al meglio. I verdeoro soffrono in ricezione e a muro. Poche azioni per incanalare set e match. Ma la resa della squadra carioca è ancora lontana. Reazione di Wallace e compagni che si riavvicinano, arrivano 22-23 poi 23-24 ma non è serata.
La Polonia gestisce, resta attenta e presente a se stessa fino al momento dell’apoteosi. Kurek, si proprio lui scatena il delirio con l'ennesima bomba. Sarà lui ovviamente ad essere premiato come il migliore, di gran lunga, giocatore del torneo.
I PREMI INDIVIDUALI-
Miglior giocatore (MVP): Bartosz Kurek (Polonia)
Miglior palleggiatore: Micah Christenson (USA)
Miglior opposto: Matthew Anderson (USA)
Miglior schiacciatore 1: Michal Kubiak (Polonia)
Miglior schiacciatore 2: Douglas Souza (Brasile)
Miglior centrale 1: Piotr Nowakowski (Polonia)
Miglior centrale 2: Lucas Saatkamp (Brasile)
Miglior libero: Pawel Zatorski (Polonia)
I PROTAGONISTI-
Bartosz Kurek (Polonia)- « E’stata una vittoria incredibile, è la vittoria di tutti perché da soli non si arriva da nessuna parte. Devo ringraziare i compagni, l’allenatore i preparatori atletici, tutto lo staff. Non è una mia rivincita rispetto a quattro anni fa. Io non c’ero ma non ho mai pensato a quel Mondiale vinto in casa, ho sempre pensato positivo ed oggi è stato il coronamento di tutto ».
Bruninho (Brasile)- «Onore al merito alla Polonia che ha meritato questo successo per come ha giocato oggi e per quello che ha fatto durante tutto il torneo. Ci hanno messo in difficoltà con un cambio palla sempre efficace, con attacchi ben congeniati che hanno mandato in crisi il nostro sistema muro difesa. C’è rammarico ma non va buttato tutto quello che di positivo ha fatto questo gruppo e questo secondo posto ».
IL TABELLINO-
POLONIA-BRASILE 3-0 (28-26 25-20 25-23)
POLONIA: Drzyga 3, Kubiak 12, Nowakowski 3, Kurek 24, Szalpuk 10, Bieniek 2. Zatorski (L), Schulz ne, Kochanowski 3, Lomacz, Konarski, Wojtaszek (L), Sliwka ne, Kwolek ne . All. Heynen.
BRASILE: Mauricio Souza 1, Bruno 1, Douglas 11, Lucas 6, Wallace 14, Lipe 6, Thales (L), Maique (L), William, Evandro 7, Isac 3, Eder, Lucas Loh, Kadu ne. All. Dal Zotto.
ARBITRI: Pasquali (Ita) e Casamiquiela (Arg)
Spettatori: 12011 Incasso 486137 euro
Durata set: 35, 29, 33.