Olimpiadi, Staneva-Ting come Carini-Khelif: ko contro iperandrogina e gesto della "X"

Scoppia un altro caso ai Giochi di Parigi 2024 e sempre nella boxe femminile: cosa è successo
Olimpiadi, Staneva-Ting come Carini-Khelif: ko contro iperandrogina e gesto della "X"

Non accennano ad arrestarsi le polemiche intorno alla partecipazione di pugilatrici intersex alle Olimpiadi di Parigi 2024, alimentando così dibattiti e controversie. Dopo il caso di Imane Khelif, un'altra atleta iperandrogina, Lin Yu Ting, ha conquistato una medaglia. Domenica 4 agosto la taiwanese ha battuto ai punti la bulgara Svetlana Kamenova Staneva qualificandosi così per le semifinali e, non essendo prevista la finale per il terzo e quarto posto, porterà a casa una medaglia, almeno di bronzo. Il match è stato caratterizzato da molte scorrettezze da parte di entrambe. Alla fine, nonostante le tensioni, le due atlete si sono date la mano, ma Kamenova inizialmente ha voltato le spalle alla collega. E non si è limitata a questo...

Olimpiadi, il gesto della X di Svetlana Kamenova Staneva

Dopo il verdetto, la pugile bulgara ha fatto il gesto della "X" con le dita, rivolgendosi al pubblico. Un gesto che è stato interpretato da molti come un modo per indicare i suoi cromosomi XX, sottolineando quindi la sua femminilità biologica e distinguendosi dalla sua avversaria intersex. In passato, Lin Yu Ting era stata fermata dall'IBA ai Mondiali, dove le era stata tolta una medaglia di bronzo, alimentando così le controversie sul trattamento delle atlete intersex nelle competizioni internazionali. Nei giorni scorsi anche, Imane Khelif (che ha battuto Angela Carini), è stata al centro delle discussioni per le sue caratteristiche iperandrogine. La foto del gesto di Svetlana Kamenova Staneva è diventata virale sui social, alimentando ulteriormente il dibattito sull'equità e l'inclusione nelle competizioni sportive. Mentre alcuni vedono queste partecipazioni come una vittoria per l'inclusione e la diversità, altri sollevano preoccupazioni circa la parità di condizioni e l'equità competitiva.

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