Barthel, la rivelazione alle Olimpiadi: "Non vedono la famiglia per tre anni"

L'atleta olimpico ha sorpreso con la sua confessione inaspettata su sacrifici e privazioni per vincere una medaglia d'oro
Barthel, la rivelazione alle Olimpiadi: "Non vedono la famiglia per tre anni"© EPA

Dopo la finale dei tuffi sincronizzati da 10 metri alle Olimpiadi di Parigi 2024, Timo Barthel ha spiazzato tutti evidenziando come dietro una medaglia d'oro olimpica ci siano anni di duro lavoro, sacrifici e una dedizione totale allo sport. Durante questa competizione, il duo cinese formato da Lian Junjie e Hao Yang ha dominato la finale maschile con un punteggio di 490,35, lasciando indietro di molto la coppia britannica composta da Tom Daley e Noah Williams (463,44 punti). I cinesi sono stati impeccabili, eseguendo sei tuffi perfetti che li hanno portati a vincere l'oro senza lasciare alcuna possibilità agli avversari. Settimo posto invece per Timo Barthel e il suo compagno Jaden Eikermann che hanno ottenuto 364,41 punti.

Olimpiadi, la confessione di Timo Barthel

Dopo la gara, Barthel si è lasciato andare a delle amare considerazioni, condividendo la sua visione sul perché la squadra cinese abbia avuto così tanto successo: "Vivono in un collegio, quattro per stanza. Si allenano per dodici ore. Non sanno nient'altro che tuffi. Non hanno una vita privata come la nostra, dove usciamo con una ragazza o un compagno, mangiamo il gelato, andiamo al ristorante, incontriamo la famiglia. A volte non vedono la famiglia per tre anni. Questa è la differenza tra la classe mondiale assoluta e la nostra performance. Ma la domanda è anche: vuoi avere una vita così per vincere l'oro?". Poi ha aggiunto: "Noi riceviamo 20mila euro per una medaglia d'oro in Germania. Ne vale la pena? Per 20mila euro? E metti tutta la tua vita in attesa? Io lo faccio solo per me stesso. Sfortunatamente, i soldi non hanno alcun ruolo per noi". Le parole dell'atleta tedesco hanno messo ancora una volta in luce la realtà dei sacrifici che molti atleti sono disposti a fare per raggiungere l'eccellenza, ma anche le differenze culturali e personali nelle scelte di vita che accompagnano il cammino verso il successo olimpico.

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