Paltrinieri apre il caso Olimpiadi: “È una presa in giro, c’è preoccupazione”

Il campione olimpico di Rio 2016 si sfoga e dà seguito alle polemiche che stanno interessando l'organizzazione dei Giochi parigini
Paltrinieri apre il caso Olimpiadi: “È una presa in giro, c’è preoccupazione”

"Sì, siamo preoccupati. Ma solo perché c’è una location che non abbiamo mai provato". Sono le parole di Gregorio Paltrinieri, che nella mattinata del 28 luglio si è unito alle polemiche circa il livello di inquinamento della Senna. A causa delle abbondanti precipitazioni che hanno colpito la capitale già durante la cerimonia di apertura, gli esperti hanno rilevato un'alta concentrazione di batteri E. coli, che hanno costretto gli organizzatori ad annullare la sessione di allenamento di Triathlon prevista per domenica 28. Il campione olimpico dei 1500 stile a Rio 2016, è atteso sulla Senna nella 10 chilometri di gare di fondo in acque libere dove è chiamato a difendere il bronzo di Tokyo 2020.

Paltrinieri: "Sembra una presa in giro"

"Non puoi organizzare una gara così importante in una location che non hai mai testato. Probabilmente freddo, probabilmente c’è corrente perché è un fiume - ha dichiarato Paltrinieri ai microfoni LaPresse - . Molto probabilmente sporco perché non ci sono le condizioni per nuotare ma sono quasi sicuro che la faranno lì perché ci hanno investito troppo. Quindi mi sembra un po' una presa in giro. La fanno perché ci hanno speso soldi, ma non ci danno la possibilità di provarla e neanche che sia sicuro. Mi dispiace, vediamo come va nei prossimi giorni, speriamo nel fatto della possibilità di poterla posticipare la nostra gara, abbiamo uno slot di tre giorni”, ha concluso il campione azzurro.

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Salta l’allenamento triathlon

Le preoccupazioni per la qualità dell'acqua della Senna proseguono anche dopo l'inizio delle Olimpiadi 2024, con un evento di allenamento pre-gara di triathlon annullato oggi. Gli organizzatori hanno dichiarato di aver annullato la tappa di nuoto del Triathlon prevista per stamattina dopo un incontro di verifica sulla qualità dell'acqua. Tra le autorità incaricate al test, anche rappresentanti del World Triathlon, oltre ad autorità cittadine e regionali. Fare il bagno nella Senna è vietato da oltre un secolo, in gran parte a causa della scarsa qualità dell’acqua. Gli organizzatori hanno investito 1,5 miliardi di dollari per preparare la Senna per questi Giochi, e il governo ha affermato che il fiume sarebbe abbastanza pulito per ospitare eventi, inclusa la parte di nuoto del Triathlon e la maratona di nuoto. I test giornalieri sulla qualità dell’acqua all’inizio di giugno hanno indicato livelli non sicuri di batteri E. coli, seguiti da recenti miglioramenti.

La sindaca parigina Anne Hidalgo si era tuffata nel fiume meno di due settimane prima dell'inizio degli eventi olimpici, mantenendo la promessa di dimostrare che il corso d'acqua, a lungo inquinato, era abbastanza pulito da ospitare gare di nuoto. Le forti piogge durante la cerimonia di apertura hanno risvegliato le preoccupazioni sulla possibilità che il fiume, da tempo inquinato, sarà abbastanza pulito da ospitare gare di nuoto, dal momento che la qualità dell'acqua è profondamente legata al clima della capitale francese. Dal 2015, gli organizzatori hanno investito molto per preparare la Senna alle Olimpiadi e per garantire ai parigini un fiume più pulito dopo i Giochi. I triatleti hanno espresso la speranza che le acque siano abbastanza pulite da consentire loro il corretto svolgimento delle gare.

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"Sì, siamo preoccupati. Ma solo perché c’è una location che non abbiamo mai provato". Sono le parole di Gregorio Paltrinieri, che nella mattinata del 28 luglio si è unito alle polemiche circa il livello di inquinamento della Senna. A causa delle abbondanti precipitazioni che hanno colpito la capitale già durante la cerimonia di apertura, gli esperti hanno rilevato un'alta concentrazione di batteri E. coli, che hanno costretto gli organizzatori ad annullare la sessione di allenamento di Triathlon prevista per domenica 28. Il campione olimpico dei 1500 stile a Rio 2016, è atteso sulla Senna nella 10 chilometri di gare di fondo in acque libere dove è chiamato a difendere il bronzo di Tokyo 2020.

Paltrinieri: "Sembra una presa in giro"

"Non puoi organizzare una gara così importante in una location che non hai mai testato. Probabilmente freddo, probabilmente c’è corrente perché è un fiume - ha dichiarato Paltrinieri ai microfoni LaPresse - . Molto probabilmente sporco perché non ci sono le condizioni per nuotare ma sono quasi sicuro che la faranno lì perché ci hanno investito troppo. Quindi mi sembra un po' una presa in giro. La fanno perché ci hanno speso soldi, ma non ci danno la possibilità di provarla e neanche che sia sicuro. Mi dispiace, vediamo come va nei prossimi giorni, speriamo nel fatto della possibilità di poterla posticipare la nostra gara, abbiamo uno slot di tre giorni”, ha concluso il campione azzurro.

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