Inizio non felice per l'Argentina alle Olimpiadi 2024. La Nazionale argentina è furiosa dopo quanto accaduto nella prima giornata dei Giochi Olimpici, durante la partita contro il Marocco. Il Ct Javier Mascherano ha espresso una dura critica nei confronti dell'arbitraggio, che ha annullato il gol del pareggio dopo un'ora e venti minuti di revisione, con uno stadio vuoto perché molti spettatori pensavano che la partita fosse finita. Mascherano ha, inoltre, denunciato dei gravi episodi avvenuti alla vigilia del match: "Ieri alcune persone sono entrate durante i nostri allenamenti e ci hanno derubato. A Thiago Almada mancavano l'orologio e gli anelli. È successo ai Giochi Olimpici, e noi non abbiamo voluto dire nulla. Non intendiamo che ci avvantaggino in alcun modo, ma non ci prendiamo nemmeno per il c**o come hanno fatto oggi", poi ha aggiunto che "gli effetti personali di Almada sono stati sottratti mentre il giocatore faceva la doccia".
Olimpiadi 2024: la denuncia di Javier Mascherano
L'incidente è estremamente grave, soprattutto in considerazione del fatto che si tratta dell'inizio delle Olimpiadi, dove la sicurezza dovrebbe essere una priorità. L'organizzazione dell'evento è stata messa in imbarazzo, non aspettandosi simili problemi all'inizio della manifestazione. Oltre a questi problemi, Mascherano ha sottolineato l'episodio surreale durante la partita contro il Marocco, dove il gioco è stato sospeso per un'ora e venti minuti per rivedere una giocata. Ha criticato la gestione della partita, definendola un "casino" e lamentando l'interruzione del gioco per motivi di sicurezza. Ad aggiungersi al coro di critiche anche Nicolás Otamendi, uno dei rappresentanti principali dell'Argentina a Parigi, che ha criticato duramente l'accaduto, definendolo un errore storico. Ha aggiunto che né l'Argentina né il Marocco hanno voluto giocare dopo l'interminabile pausa, e nessuno ha fornito spiegazioni adeguate su ciò che stava accadendo. Per sperare di avanzare nel torneo, ora l'Argentina dovrà vincere sabato 27 luglio contro l'Iraq.