Senna inquinata, allenamenti cancellati. Malagò: "Situazione borderline"

Il presidente del Coni ha commentato anche la situazione di Tamberi, Jacobs e il caso Carini-Khelif
Senna inquinata, allenamenti cancellati. Malagò: "Situazione borderline"© EPA

Gli allenamenti delle gare di nuoto in acque libere nella Senna in programma per il 6 agosto sono stati cancellati a causa dell'acqua che gli organizzatori hanno definito "non adatta per nuotare". Si tratta dunque del quinto allenamento cancellato dall'inizio dei Giochi Olimpici, con i primi quattro che hanno riguardato il triathlon, disciplina la cui gara maschile, sempre a causa dell'inquinamento, era poi stata rinviata di un giorno. Al momento non è quindi chiaro se si effettueranno le gare di nuoto in acque libere nelle date previste l'8 agosto. Sul problema relativo alle condizioni delle acque del fiume parigino si è espresso anche il Presidente del Coni, Giovanni Malagò.

Parigi 2024, Senna sporca: le parole di Malagò

"Il masterplan che avevano presentato puntava su due aspetti principali, la cerimonia lungo il fiume che avrebbe dovuto coinvolgere un milione di persone e la balneabilità della Senna", ha spiegato Malagò. Il presidente del Coni ha poi proseguito dicendo: "A me la cerimonia non ha convinto ma, al netto degli incidenti diplomatici che hanno coinvolto i capi di Stato, non da poco ovviamente, è stata una scommessa vinta. Non so se sia vero che hanno speso 1,4 miliardi per bonificare il fiume, è chiaro pero' che il progetto non si limita alle Olimpiadi, ma guarda avanti. Una cosa è fare una gara corta come il triathlon, un'altra è nuotarci 10 km. Adesso la situazione è borderline". Malagò ha poi aggiunto di essere fiducioso: "Tanto che ho chiesto, quale membro Cio, di fare la premiazione di quella gara".

Le parole di Malagò su Tamberi e Jacobs 

"Gimbo mi ha chiamato domenica mattina, mi ha spiegato la situazione e poi è scoppiato a piangere. Gli ho detto, ma porca miseria Gimbo, ne abbiamo viste di tutti i colori e che facciamo adesso, ci arrendiamo? Oggi sarà un giorno di decantazione, di controllo delle condizioni, poi andrà in pedana", ha dichiarato Malagò nel corso di una recente intervista a "La Stampa". Ed ancora: "Mi aspetto un altro miracolo da Tamberi. Con lui c'è sempre il thriller, ma lo sappiamo: nelle condizioni di difficoltà si gasa. E sono sicuro che andrà così anche questa volta". Su Jacobs, poi, Malagò ha aggiunto: "Gli ho detto bravo e grazie, ha onorato nel modo migliore il titolo di campione olimpico, quanti europei c'erano in finale? E quanta gente avrà in futuro la fortuna di vedere un italiano in due finali consecutive dei 100 metri? Bene, io l'ho avuta e me la tengo bella stretta".

Il caso Angela Carini e Imane Khelif

Infine, sul caso Carini-Khelif, il presidente del Coni ha commentato: "Cosa mi ha dato fastidio più di tutto? Che i media per un paio di giorni abbiamo parlato più di questo caso che delle medaglie vinte da atleti che si preparavano da anni. Tutto viene strumentalizzato oggi dalla politica. A destra come a sinistra. Angela mi ha mostrato le pressioni cui è stata sottoposta nei giorni precedenti l'incontro dall'Iba e io le ho detto di non farci caso e di pensare solo a combattere. Non parlo di quello che non conosco. Ho ricevuto dalla massima autorità medica del Cio il documento sulla regolarità della partecipazione di Khelif al torneo. Il resto sono chiacchiere che hanno travolto Angela. Non lancio nessun j'accuse ma non mi sorprendo affatto che la questione sia diventata politica". 

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