Mbappé e soci bloccati: da Alvarez a Hakimi, i protagonisti delle Olimpiadi

L’Argentina con l’iridato, il Marocco con l’ex Inter. E l’Italia presenta Shomurodov, Busio, Tessmann, Beltran, El Azzouzi, Miranda, Bernabé

Da José Leandro Andrade a Dani Alves. Dal primo fuoriclasse del calcio moderno, campione olimpico nel 1924 e nel 1928 (e del mondo nel 1930) con l'Uruguay, all'asso - purtroppo solo in campo - brasiliano vincitore della medaglia d'oro tre anni fa a Tokyo. In mezzo, solo per citare alcuni dei più grandi, Gunnar Nordahl (1948), Ferenc Puskas (1952), Lev Yashin (1956), Pep Guardiola (1992), Samuel Eto'o (2000), Lionel Messi (2008) e Neymar junior (2016): non sono pochi, insomma, i crack che hanno arricchito il proprio palmarés con l'oro olimpico. Perché, nonostante il torneo di calcio non sia nemmeno lontanamente una delle competizioni più appassionanti dei Giochi, avere l'opportunità di partecipare a un'Olimpiade è un'esperienza unica e irripetibile. Non a caso, anche questa volta, la lista dei top player disposti ad aiutare le proprie nazionali a Parigi era lunga. Tuttavia, lo spirito decoubertiniano dei calciatori in questione è andato a sbattere contro gli interessi dei propri club che non ne hanno voluto sapere di cederli: «Era dai tempi del liceo che non ricevevo tanti "no"», ha ammesso ironicamente Thierry Henry. A Tití sarebbe piaciuto poter contare anche su Kylian Mbappé e Antoine Griezmann e considerato che per la Francia si tratta dell'Olimpiade di casa, per un determinato periodo di tempo, l'ex Juve era sicuro che ci sarebbe riuscito. E, invece, no. Henry, però, non è il solo ad aver ricevuto diversi due di picche: Javier Mascherano sa già da tempo che i suoi ex compagni di squadra, Leo Messi e Angel Di Maria, non lo avrebbero aiutato a riportare l'oro olimpico a Buenos Aires. Stesso discorso per la Spagna e l'Egitto che avevano sognato di schierare Lamine Yamal e Mo Salah. Gli affari, però, sono affari e il calcio è sempre più un business all'interno del quale non c'è spazio per un motto che più naïf non si può: «L'importante è partecipare».

Tutto su Parigi 2024

I protagonisti a Parigi

Detto questo, qualche nome importante ci sarà anche a Parigi e il loro compito sarà quello di dare lustro a un torneo che, tradizionalmente ai Giochi, non gode di un’altissima considerazione: «Non vedrò le partite perché non mi interessano. Le Olimpiadi sono un momento di convivialità, rappresentano un bel momento di sport e il calcio non ne fa parte perché non è uno sport olimpico», ha fatto sapere Michel Platini. E così, toccherà ai vari Julian Alvarez, Achraf Hakimi, Pau Cubarsí e Alexandre Lacazette far cambiare idea a Le Roi Michel prima della finale in programma al Parco dei Principi il prossimo 10 agosto. Torneo che, come a solito, comincerà prima della cerimonia inaugurale. La prima giornata della fase a gruppi è, infatti, in programma per oggi: quattro gironi composti da altrettante squadre (4 europee, 4 africane, 4 americane, 3 asiatiche e una oceanica) che proveranno a conquistare una delle prime due piazze, le uniche che portano alla fase a eliminazione diretta. Francia, Argentina e Spagna sembrano partire un gradino più in su delle altre partecipanti per storia, tradizione e calciatori. Tuttavia, l’ex interista Achraf Hakimi proverà a guidare i propri compagni di squadra con l’obiettivo di ripetere quanto di buono fatto con la nazionale maggiore nell’ultimo mondiale disputato in Qatar e chiuso al quarto posto. Tra i talenti da tenere d’occhio ci sono anche due stelline paraguaiane: Julio Enciso e quel Diego González che, pur non avendo ancora esordito con la maglia della Lazio, è uno dei punti di forza della selección guaraní giustiziere del Brasile, paese vincitore delle ultime due edizioni. Situazione molto simile a quella di Coli Saco (Mali) del Napoli e Henry Camara (Guinea) dell’Atalanta. Al netto di quello che succederà nei prossimi giorni di calciomercato, sono 10 in totale i calciatori a tenere alto, in assenza degli azzurri, il nome della Serie A. Oltre ai tre già citati, infatti, sono stati convocati anche Busio e Tessmann del Venezia (Usa), Beltran della Fiorentina (Argentina), El Azzouzi e Miranda del Bologna (Marocco), Bernabé del Parma (Spagna) e il romanista Shomurodov (capitano dell’Uzbekistan).

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...