Olimpiadi, fra un mese il via ai Giochi che tornano a casa tra emozione e ansie

Tra 30 giorni ci sarà la cerimonia d’apertura delle XXXIII Olimpiadi dell’era moderna. Il pubblico sarà nuovamente protagonista, ma sale il timore di attentati, in un contesto di pesanti tensioni internazionali. La cerimonia d’apertura si svolgerà nello scenario unico della Senna. Previsti più di 300.000 spettatori, 45.000 i gendarmi schierati
Olimpiadi, fra un mese il via ai Giochi che tornano a casa tra emozione e ansie© EPA

TORINO - Un mese ancora e le Olimpiadi torneranno a casa. Il 26 luglio sarà inaugurata a Parigi la XXXIII edizione dei Giochi dell’era moderna. Sarà un ritorno a casa perché qui il barone De Coubertin cullò l’idea olimpica e qui si sono già svolti i Giochi per due volte nel 1900 e nel 1924, le Olimpiadi di “Momenti di Gloria”. Ma è un ritorno a casa anche perché si disputeranno in un quadro di normalità ritrovata, dopo il Covid-19 che aveva imposto il rinvio dei Giochi di Tokyo, prima, e poi lo svolgimento un anno dopo senza pubblico, in un clima condizionato da tamponi e ansie di infezione. A Parigi tutto questo sarà un brutto ricordo, anche se nell’organizzazione serpeggia la preoccupazione per la possibilità che si verifichino atti terroristici, che possano segnare lo svolgimento di questo evento planetario, quindi al centro dell’attenzione mondiale. Inoltre la Francia è da sempre in prima linea e molti sono stati in passato gli attentati compiuti a Parigi. A dicembre un turista fu accoltellato sotto la Tour Eiffel da una da un giovane radicalizzato; durante l’estate 2023 la torre fu evacuata per un allarme bomba.

Tensione per il ritorno delle Olimpiadi in Francia

In una stagione di così alte tensioni internazionali, con più fronti di guerra aperti, la preoccupazione delle forze dell’ordine è comprensibile e tiene banco tra gli organizzatori. Il 26 luglio la capitale francese sarà invasa da appassionati per una cerimonia di apertura che si annuncia storica. Per la prima volta lo scenario di questo evento non sarà uno stadio, ma le rive della Senna. Un contesto unico, e di grande impatto, per l’immaginario di pubblico e di spettatori in tutto il mondo. Gli atleti sfileranno su barche lungo un tratto del fiume parigino. I numeri sono vertiginosi. Si parla di 15 milioni di visitatori e di 10.500 atleti impegnati. Il 26 luglio la sfida per le forze dell’ordine sarà fare sì che nulla possa interferire. Per questo saranno 45.000 i gendarmi mobilitati, ma anche soldati e rappresentanti della Legione Straniera, e si prevede che gli spettatori lungo le sponde della Senna saranno 326.000. In principio avrebbero dovuto essere 600.000 poi si è deciso di dimezzare le presenze. Dopo il 22 marzo, giorno dell’attentato al Crocus City Hall di Mosca che costò 139 morti, l’allarme in Francia è al massimo.

Parigini poco entusiasti, gli italiani fremono

I Parigini invece aspettano i giorni di fuoco delle Olimpiadi senza accalorarsi troppo. Un’indagine condotta nel quartiere Saint-Denis, dove si trovano due impianti di gara, ha stabilito che non c’è particolare attesa da parte dei residenti. Non hanno comprato biglietti per assistere alle gare, sopportano le restrizioni che impone la grande riorganizzazione dei Giochi e, in definitiva, non sentono particolarmente l’evento.
L’Italia dello sport arriva, invece, all’appuntamento con grandi ambizioni. Alle spalle c’è l’edizione di Tokyo 2020 in cui gli atleti azzurri hanno fatto segnare il primato di medaglie, 40, impreziosito dal trionfo dell’atletica con 5 ori di cui tre pesantissimi. Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ha potuto dichiarare nei giorni scorsi che l’Italia farà segnare il record di qualificati e che punterà a mettere nel suo paniere una medaglia in più rispetto alla scorsa edizione. Così l’onda azzurra invaderà la Senna, ma sarà un’onda gioiosa e senza affanni.

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