Senna piena di m...eraviglie: l'ansia del nuoto olimpico per le Olimpiadi

L'evento sportivo a Parigi è imminente ma restano i dubbi degli atleti (e non solo) visti i valori delle acque: il messaggio dell'azzurro Gregorio Paltrinieri e la preoccupante situazione
Senna piena di m...eraviglie: l'ansia del nuoto olimpico per le Olimpiadi

A cinquanta giorni dall'inizio dei Giochi in programma a Parigi, nella Senna sono stati registrati alti livelli di Escherichia Coli, Enterococchi e Acido Trifluoroacetico, tali da spingere anche la sindaca della capitale Anne Hidalgo e il presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron a ripensare il tuffo propiziatorio. Eppure per bonificare e rendere balneabile le acque del celebre fiume della capitale francese sarebbero stati messi a disposizione un miliardo e mezzo di euro. Un notevole impegno finanziario che però potrebbe non bastare, rischiando così di non vedere gli atleti olimpici nuotare in quelle acque. Su 14 misurazioni realizzate dall'associazione Surfrider Foundation, tra fine settembre 2023 e fine marzo 2024 fra il ponte Alessandro III e quello dell'Alma (proprio dove si svolgeranno le prove di triathlon e di nuoto in acque libere) 13 si sono rivelate "al di sopra o ampiamente al di sopra" dei limiti raccomandati per la balneazione.

Parigi 2024, l'allarme: le acque della Senna contaminate da batteri fecali

Secondo quanto idicato dalla direttiva europea del 2006 e le tabelle delle federazioni di nuoto e triathlon, le concentrazioni di due batteri indicativi di contaminazione fecale, l'Escherichia Coli e gli Enterococchi, non devono superare le 1.000 unità formanti colonie (ufc)/100 ml per l'Escherichia Coli e 400 ufc/100 ml per gli Enterococchi. Le analisi effettuate da Surfrider Foundation in collaborazione con il laboratorio Eau de Paris e Analy-Co, "eseguite in modo casuale e secondo un calendario predefinito per evitare le condizioni meteorologiche (pioggia, sole, inondazioni, ecc.)", hanno evidenziato di E. C. regolarmente superiori a 2.000 ufc/100 ml. Le gare di triathlon (previste il 30 e 31 luglio, e il 5 agosto) e quelle di nuoto in acque libere (l'8 e il 9 agosto) sono particolarmente a rischio in caso di forti piogge, che degraderebbero le acque del fiume, scaricando nel suo letto acque reflue mescolate a quelle piovane. 

La richiesta di Ana Marcela Cunha

All'inizio di agosto 2023, anche la prova generale dell'evento di nuoto in acque libere è stata annullata in conseguenza del superamento delle soglie di qualità dell'acqua e valori elevati di E. Coli. Di recente la nuotatrice brasiliana Ana Marcela Cunha, campionessa olimpica in carica di nuoto in acque libere, ha invitato il comune di Parigi a predisporre un piano alternativo nel caso in cui le condizioni delle acque della Senna non permettessero l'immersione. Gli organizzatori hanno risposto di essere in grado di ritardare gli eventi di nuoto in caso di forti piogge, ma non intendono spostarli.

La particolare protesta dei cittadini e l'appello di Gregorio Paltrinieri

L'appuntamento fissato per il prossimo 23 giugno, potrebbe essere rinviato anche in considerazione della singolare protesta organizzata dai cittadini che hanno lanciato l'idea di defecare nella Senna e utilizzarla come una toilette. Grande è la preocupazione tra gli atleti del nuoto di fondo e del triathlon che dovrebbero svolgere le competizioni proprio all'interno delle acque inquinate della Senna. Anche Gregorio Paltrinieri ha lanciato nei giorni scorsi un appello tramite una Instagram story: "Dicono che gareggeremo nella Senna al 100%. Dicono che non ci sia realmente un piano B. Dicono anche però che nessuno dei valori delle acque sia a norma. Mancano 50 giorni".

I precedenti a Tokyo, Rio e Inghilterra

In passato il nuoto olimpico in acque libere ha dovuto affrontare problematiche similari, come ad esempio al termine dell'evento di prova del 2019 in vista delle Olimpiadi di Tokyo, i nuotatori avevano protestato contro la qualità dell'acqua della baia della città giapponese. Stessa cosa accadde anche alle Olimpiadi di Rio del 2016, quando gli altri tassi di inquinamento rilevati nella baia di Guanabara fece molto discutere. Anche al World Triathlon Championship Series tenutosi a Sunderland nel 2023, 57 atleti si sono ammalati con fortissimi attacchi gastrointestinali e attacchi di diarrea. Malesseri dovuti alla prova di nuoto sostenuta in una qualità pessima dell'acqua, inquinata e che, tra l'altro, non aveva superato i test sanitari. L'organo di governo del triathlon in Gran Bretagna aveva garantito che i risultati del campionamento avevano superato i test superando gli standard richiesti, test che però l'agenzia non ha mai pubblicato e si sospetta fossero stati effettuati fuori dello specchio d'acqua dove si sono svolte le competizioni.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...