ROMA - È ufficiale, Federica Pellegrini sarà la portabandiera dell'Italia ai prossimi Giochi olimpici di Rio. Lo ha comunicato il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ai membri della Giunta riuniti nel suo ufficio.
EMOZIONE - Essere stata scelta come portabandiera azzurra ai Giochi olimpia di Rio "è il coronamento di anni e anni di carriera fatti di grandi sconfitte e grandissime vittorie, momenti dove mi sono persa e momenti dove mi sono ritrovata o altri...dove ho perso qualcuno di importante!". Lo scrive Federica Pellegrini sul proprio profilo Instagram postando una sua foto con in mano la bandiera dell'Italia. a nuotatrice azzurra conclude il messaggio postato sui social sottolineando come "nonostante tutto ogni volta che vado a letto la sera mi dico che ne è valsa la pena perché ho saputo combattere sempre, senza mai mollare, pronta per ricominciare tutto la mattina successiva!".
GARANZIA - Un nome, una garanzia: sinonimo di imprese, forza atletica e bellezza. Il primo alfiere azzurro (tolto il tuffatore Klaus Dibiasi a Montreal '76) rappresentante assoluto del nuoto, un'altra portabandiera donna dopo Valentina Vezzali a Londra 2012. Assieme a Martina Caironi, alfiere alle Paralimpiadi, sarà la nuotatrice di Spinea a ricevere dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il tricolore da esibire durante la cerimonia di inaugurazione delle Olimpiadi di Rio de Janeiro. Un sogno finalmente realizzato. Per Federica, che guarda a quella sfilata globale con immensa soddisfazione e pochi giorni fa ammetteva: "Fare il portabandiera per me sarebbe il riconoscimento di quello che ho fatto in 10 anni, per il mio sport e spero per il mio paese. Sarebbe la ciliegina sulla torta della mia carriera". E un sogno realizzato per il suo presidente (del Coni, ma anche dell'Aniene per la quale Pellegrini è tesserata), Giovanni Malagò, che non a caso nel suo libro 'Storie di Sport, Storie di donne' (pubblicato pochi mesi prima di Londra 2012) già la definiva "la più grande atleta italiana di sempre".
CARRIERA STREPITOSA - Rio sarà la sua quarta olimpiade: ad Atene 2004 sorprese tutti tornando con un argento e il record di più giovane (16 anni e 12 giorni) italiana mai salita su un podio olimpico individuale, da Pechino portò via un oro e il record mondiale nei 200 stile. Segue il mondiale di Shanghai e l'inizio della love story con Filippo Magnini, a Londra 2012 conobbe anche la polvere con due deludenti quinti posti nei 200 e 400 sl: "Io ci credo ancora", disse al termine della sua avventura londinese, poi l'anno sabbatico, il ritorno di fiamma con Magno dopo una prima crisi, gli allenamenti con Philippe Lucas fino all'oro agli Europei di Berlino 2014 nei 200 stile. Nell'ultimo anno l'azzurra ha triplicato gli sforzi, grazie agli allenamenti in altura ha raggiunto performance di velocità e "tempi mai visti" a primavera, come ha osservato lo stesso Malagò commentando la resa della veneta agli ultimi Assoluti di Riccione e domenica scorsa alla Coppa Brema con il record italiano (52"7) nei 100 stile in vasca corta. Pellegrini alfiere azzurro, un riconoscimento che poteva già arrivare quattro anni fa, con Gianni Petrucci presidente, ma all'epoca neanche si arrivò a proporlo perché un anno prima Federica mise in chiaro: "Se me lo proponessero non lo farei, sono una persona molto patriottica ma il calendario olimpico è penalizzante". Le condizioni sono cambiate, il calendario è cambiato. E il sogno si realizza.
SOGNO OLIMPICO - Un nome - Federica Pellegrini - ormai diventato brand. Ha staccato le sue concorrenti da tempo, da Flavia Pennetta a Tania Cagnotto, tutte donne, tutte perle che Malagò si coccola nel suo Coni sempre più rosa. Il destino stavolta deve aver pensato proprio a tutto, come al fatto che il 5 agosto, giorno della cerimonia di inaugurazione dei Giochi, sarà anche il 28esimo compleanno di Federica. Pronta la torta tricolore e il brindisi a cinque cerchi nella bellissima Casa Italia. Il giorno dopo già in acqua, per le batterie della staffetta femminile che si terranno nel tardo pomeriggio: la prima finale domenica, c'è tutto il tempo per recuperare. E far sognare.