(ANSA) - MILANO, 16 OTT - "Tentai poi di cancellare tutto,
come se far sparire una persona fosse come buttare una
caramella. Cercavo di eliminare ogni traccia di Giulia, cercai
di eliminare Giulia dando fuoco (...) Ora è tutto chiaro, tutto
insensato quella che avevo intenzione di fare. Non era come
buttare una caramella, non si può (...) polverizzare un corpo".
Lo ha detto in uno dei colloqui con gli esperti nominati dalla
Corte d'Assise, Alessandro Impagnatiello, imputato per
l'omicidio di Giulia Tramontano, uccisa al settimo mese di
gravidanza. Il 31enne, riporta la perizia, alla domanda sul
perché ha ucciso ha risposto: "perché ho visto tutto finito"
Impagnatiello, durante il colloquio con i periti, alla Domanda
sul perché abbia ucciso Giulia ha spiegato: "non lo so...perché
ho visto tutto finito..tutto perso... non c'è una motivazione,
non ci sarà mai una motivazione.. Ho visto il mio lavoro, ho
visto la mia famiglia, ho visto la relazione con lei...ho visto
tutto svanito. Ho visto la mia sconfitta, detta in maniera
squallida, agli occhi di tante persone. Poteva essere il
collega, poteva essere la famiglia, poteva essere lei, poteva
essere chiunque intorno a me...ho visto la sconfitta e colpii
Giulia" (ANSA).
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