(ANSA) - ROMA, 06 AGO - "L'obiettivo è rendere il sistema
credibile mettendo in relazione competitività - non solo delle
squadre, ma quella dell'allargamento della base sportiva
dedicata al calcio - e sostenibilità. C'è una visione comune di
come dovrebbe svilupparsi il sistema calcistico, un settore che
deve consolidare i suoi profili di credibilità e reputazione,
oltre agli aspetti competitivi a livello industriale". Così
Andrea Abodi, ministro per lo sport e i giovani, durante
l'audizione sulle prospettive di riforma del calcio italiano in
Senato. Abodi, poi, sul tema delle rappresentanze ha preso atto
"della necessità di trovare equilibri che non solo rappresentino
la capacità di apporto economico, ma anche sportivo. La serie A
ridistribuisce ogni anno circa 130 milioni alle altre categorie:
vedremo come questa percentuale si comporrà dopo la
riformulazione della nuova norma sui diritti audiovisivi e sulla
mutualità di sistema. Entro la fine dell'anno cercherò di
elaborare una bozza, che sarà oggetto di confronto parlamentare,
della nuova legge Melandri", prosegue. Poi, sulle proposte per
riformare il calcio italiano, il ministro sottolinea la volontà
di "tutelare il vivaio nazionale, incentivando le società che
investono sul vivaio dando opportunità di crescita al talento
giovanile per consacrarsi anche a livello di nazionale". Una
riflessione anche sulle infrastrutture: Euro 2032 è una chiave,
ma non l'unica. Entro aprile 2027 dovremo garantire l'apertura
dei cantieri, ove necessari. Il nostro impegno è andare oltre
Euro 2032". Sempre sugli stadi, poi, Abodi ha ammesso di
studiare "strumenti di facilitazione, ove ritenuti opportuni,
per la vendita degli stadi da parte dei Comuni che sono
proprietari praticamente di tutti gli impianti", conclude.
(ANSA).
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